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Quali sono i primi sintomi di un tumore all’intestino: dai dolori addominali alla forma delle feci

I sintomi del tumore all’intestino possono aiutarci a identificare precocemente la malattia, aumentando le possibilità di cura: un segnale da non sottovalutare è la forma delle feci che, quando più sottili del normale, possono essere un campanello d’allarme.
A cura di Valeria Aiello
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I primi sintomi del tumore al colon, secondo gli esperti / Foto credit: Pixabay
I primi sintomi del tumore al colon, secondo gli esperti / Foto credit: Pixabay

I sintomi dei tumori, quando riconosciuti in tempo, possono aiutarci a identificare precocemente la malattia, aumentando le possibilità di cura. Ci sono infatti alcuni campanelli d’allarme che, se individuati in fretta, possono fare una grande differenza, perché le possibilità di trattamento di un tumore sono maggiori quando la malattia è meno avanzata. Questo vale anche per i tumori dell’intestino e, in particolare, per quelli del colon-retto, il cui numero di casi è in aumento anche tra i giovani.

In molte circostanze, questi sintomi sono fortunatamente dovuti a patologie meno gravi e più diffuse, ma a volte possono essere i primi segnali di un tumore intestinale: alcuni segni, come dolori addominali, diarrea o sangue nelle feci sono chiaramente più evidenti, anche se spesso confusi con condizioni come stitichezza, coliti o emorroidi. Proprio perché simili a quelli di molte altre malattie dell’intestino, sono tra i più difficili da associare a un tumore. Uno di quelli da non sottovalutare è la forma delle feci che, quando più sottili del normale, possono essere un segnale di allarme.

Quali sono i primi sintomi del tumore al colon

Alcuni sintomi, almeno quattro, possono permettere di riconoscere un tumore al colon molto prima di quanto non accada nella maggior parte dei casi: dolori addominali, diarrea, anemia da carenza di ferro e sangue nelle feci, come indicato in uno dei più ampi studi sulla diagnosi del cancro del colon-retto (CRC) nei giovani sotto i 50 anni. Ma c’è un altro segnale da non sottovalutare, molto meno evidente e spesso trascurato, che tende a verificarsi se il tumore si trova vicino all’estremità del colon oppure se riveste l’intero interno del colon, e che riguarda la forma delle feci.

Rispetto alle feci sane, che dovrebbero essere a forma di salsiccia, le feci più sottili, del diametro di una matita, possono essere un sintomo di tumore al colon: quando le feci sottili non sono occasionali, come qualsiasi altra alterazione evidente nelle abitudini intestinali, possono essere un campanello d’allarme, secondo quanto indicato dal dottor Michael Cecchini della Yale University di New Haven (Stati Uniti).

Le feci molto più sottili, o che hanno uno spessore e una dimensione pari a quelle di una matita, sono un’indicazione di cancro del colon-retto  – ha affermato Checchini all’HuffPost – . Quando ciò si verifica, è molto preoccupante, anche se non è semplicemente uno dei sintomi più comuni della malattia”.

Come detto, i sintomi più comuni del cancro al colon-retto sono appunto la presenza di sangue nelle feci, dolore addominale e diarrea, mentre l’anemia da carenza di ferro può essere una conseguenza del sanguinamento. Sulla base dei dati di ricerca, avere uno, due o fino a tre di questi sintomi è associato a un maggiore rischio di cancro al colon-retto, con una probabilità di diagnosi aumentata di rispettivamente di 1,9, 3,6 e 6,5 volte.

In circa il 19,3% dei pazienti – hanno precisato i ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis nello studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute – il ​​primo segno o sintomo si è manifestato tra 3 mesi e 2 anni prima della diagnosi, e in circa il 49,3% entro 3 mesi dalla diagnosi”.

Secondo gli esperti, anche la perdita di peso involontaria (il dimagrimento che non è dovuto alla dieta o all’attività fisica), può essere un segnale di tumori all’intestino.

Più in generale, qualsiasi sintomo sospetto, specialmente se legato a cambiamenti nelle abitudini intestinali, come la necessità di evacuare più o meno frequentemente del normale o la sensazione di dover tornare in bagno anche se ci si è appena stati, oppure i cambiamenti di consistenza delle feci (più morbide, diarrea o stitichezza), è un potenziale campanello d’allarme: in presenza di evidenti alterazioni nelle abitudini intestinali, che si manifestano per tre o più settimane, è necessario consultare il proprio medico e, in caso, sottoporsi a una colonscopia o altri screening sulle feci.

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