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Perché Papa Francesco non è riuscito a leggere l’omelia: le risposte del suo medico

Negli ultimi mesi, a causa di difficoltà respiratorie, Papa Francesco ha più volte lasciato la lettura delle orazioni ai suoi collaboratori. È avvenuto anche il 24 marzo, in occasione della Domenica delle Palme. Il suo medico Sergio Alfieri ha spiegato in un’intervista perché Bergoglio non ha letto l’omelia.
A cura di Andrea Centini
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Il 24 marzo, giorno della Domenica delle Palme, Papa Francesco si è regolarmente presentato in piazza San Pietro ma non ha letto l'omelia preparata per l'occasione, apparendo affaticato e con voce particolarmente stanca. Il Pontefice ha comunque introdotto le celebrazioni e condannato il sanguinoso attentato a Mosca nella sala concerti del Crocus City Hall, facendo anche un appello per la pace. I suoi brevi interventi sono stati inframezzati da lunghi silenzi, segno che le difficoltà a parlare sono ancora significative. Del resto non è certo la prima volta che Bergoglio lascia ai suoi collaboratori la lettura delle orazioni a causa dei postumi di un'influenza. Lo scorso 16 marzo, in occasione di un'udienza presso l'Aula Paolo VI, aveva ad esempio affermato di non essersi ancora ripreso dai malanni e di non “poter leggere bene il messaggio”, lasciando il compito a monsignor Ciampanelli. In altre occasioni verificatesi negli ultimi mesi è apparso affaticato e ha delegato agli officiali della Segreteria di Stato la lettura dei discorsi. Dunque, perché Papa Francesco non ha letto l'omelia della Domenica delle Palme?

A spiegarlo in un'intervista al Corriere della Sera il medico Sergio Alfieri, che dirige il Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche Addominali ed Endocrino Metaboliche presso il Policlinico Gemelli di Roma, oltre all'Unità operativa complessa di Chirurgia Digestiva. Lo specialista, assieme alla sua equipe, ha operato Papa Francesco in due occasioni recenti; il 7 giugno 2023 per un laparocele incarcerato e il 4 luglio 2021 per una stenosi diverticolare sintomatica, due interventi all'intestino. Alfieri ha innanzitutto evidenziato che il Pontefice è un uomo di 87 anni – compiuti il 17 dicembre scorso – con grandissime responsabilità, ed è dunque normale “che attraversi momenti di affaticamento”. Ha infatti diversi “acciacchi” legati alla sua età, ma a differenza di un uomo comune ha impegni significativi e costanti, che di certo non gli permettono una vita tranquilla. In parole semplici, non può riposare come potrebbe fare una persona qualunque prossima ai 90 anni, pertanto è evidente che parte dei suoi interventi pubblici possano risentirne.

Recentemente il Papa è stato colpito da una bronchite molto acuta e infettiva a seguito di un'influenza, a causa della quale è stato costretto a rinunciare – con grande dispiacere – a presenziare alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28) tenutasi a Dubai. Tra i sintomi di questa condizione medica figurano anche le difficoltà respiratorie, che chiaramente rendono difficile la lettura ad alta voce di discorsi e comunicati. Proprio per questo Bergoglio ha lasciato le orazioni ai suoi collaboratori in più occasioni, ma la bronchite non c'entra con la mancata lettura dell'omelia per la Domenica delle Palme.

Il professor Alfieri ha infatti spiegato che non gli risultano “situazioni di preoccupazione”. A influenzare le difficoltà respiratorie del Pontefice vi è anche l'intervento al polmone che subì da giovane, ad appena 21 anni, a causa di una gravissima forma di polmonite che portò i medici ad asportare la porzione superiore del suo polmone destro. “Il Santo Padre sta bene compatibilmente con l'età e le sue episodiche difficoltà respiratorie nei periodi più freddi, anche per il pregresso intervento polmonare subito molti anni addietro”, ha sottolineato Alfieri sull'edizione cartacea del Corriere della Sera. “Non lo vedo tutti i giorni ma posso assicurare che non ha malattie particolari. Si sottopone a controlli periodici”, ha chiosato lo specialista.

In parole semplici, Papa Bergoglio è una persona anziana, con impegni gravosi e diversi acciacchi legati all'età e ai precedenti interventi chirurgici cui è stato sottoposto, pertanto non c'è da stupirsi che talvolta possa apparire affaticato e non riesca a leggere i discorsi dei molteplici riti e cerimonie cui presiede. Fortunatamente, come evidenziato dal dottor Alfieri, il Pontefice non è affetto da particolari condizioni, dunque non c'è motivo di preoccuparsi per la mancata lettura dell'omelia per la Domenica delle Palme. Con l'arrivo della bella stagione, appena iniziata con l'equinozio di primavera dello scorso mercoledì 20 marzo, sicuramente ne gioveranno anche gli interventi pubblici del Santo Padre.

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