Perché è possibile morire di caldo, il cardiologo: “Quello di oggi è uno scenario che non conosciamo”

Il caldo non è più quello di una volta e non è solo un modo di dire: la crisi climatica sta trasformano le ondate di calore, rendendole sempre più lunghe e intense. Il risultato è una condizione di emergenza, non solo climatica, ma anche sanitaria, soprattutto per le persone più vulnerabili: anziani, bambini, lavoratori all’aperto e chiunque conviva con patologie croniche.
A lanciare l'allarme è Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, di fronte al caldo estremo che sta interessando ormai da settimane molti paesi europei con temperature ben otre la media attesa per il mese di giugno con ondate di calore sempre "più intense, più frequenti e più pericolose", ha detto Kluge. In Spagna l'Agenzia Meteorologica Statale riporta un bilancio drammatico per quest'anno: quello che è stato il mese di giugno più caldo di sempre avrebbe causato infatti 380 decessi, di cui 100 sono avvenuti da sabato scorso. Purtroppo, in questi giorni anche l'Italia ha registrato le prime vittime attribuibili a malori o disidratazione legati al caldo estremo.
Il punto è che il corpo umano non è progettato per resistere a lungo a temperature così elevate. Per questo le ondate di calore sono gli eventi legati al caldo più pericolosi per la nostra salute: queste, oltre ad aumentare il rischio di disidratazione, mettono a dura prova la capacità di autoregolazione termica del nostro organismo. In casi estremi, questa concatenazione di eventi può portare anche alla morte. A Fanpage.it il professor Daniele Andreini, responsabile dell’Unità operativa di Cardiologia clinica ed Imaging cardiaco e di Cardiologia dello sport dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano, ha spiegato se e in quali circostante il caldo estremo può portare alla morte.
Il caldo può davvero uccidere o è sempre una concausa legata ad altri fattori?
Per prima cosa andrebbe chiarito cosa si intende per "caldo". C'è da dire che la condizione attuale è davvero fuori dalla norma. Non sono un meteorologo, ma lo dicono i dati: abbiamo lo zero termico a 5.000 metri di quota, la settimana scorsa, per la prima volta in 50 anni di storia, al punto di rilevazione più alto del Monte Bianco a 4.650 metri, abbiamo registrato 1,5 °C. Stiamo affrontando temperature anomale ed estremamente prolungate. Il fatto che durino da tre/quattro settimane è un fattore determinante per gli effetti che possono avere sul nostro corpo.
Quindi si può morire per il caldo?
Se la domanda è se il caldo da solo basta per far morire una persona, l'unica risposta possibile è: dipende da caso a caso. Se parliamo di una persona anziana o di un bambino molto piccolo, assolutamente sì ed è stato chiaramente dimostrato. Questo perché i bambini molto piccoli, soprattutto sotto i 4-5 anni, e gli anziani sono molto più soggetti a disidratazione e la disidratazione può portare da sola alla morte senza alcuna condizione predisponente.
Perché la disidratazione grave può causare la morte?
Il corpo è fatto per il 70% di liquidi, acqua fondamentalmente, quindi, se per il sudore intenso dovuto a un'esposizione anche di alcune ore a un caldo estremo – come quello all'interno di una macchina sotto il sole o in altre situazioni – perdo troppo di questo contenuto, vado incontro a ipovolemia, ovvero una riduzione del volume del sangue circolante, e a tutta una serie di alterazioni elettrolitiche e volumetriche che possono da sole portare alla morte.
E se non parliamo di anziani o bambini?
Nelle altre fasce d’età, quindi adulti o giovani adulti, il discorso è diverso: normalmente il caldo da solo non basta a causare la morte, ma è estremamente facile che aggravi una situazione predisponente. Ad esempio, per quanto riguarda il cuore, quella più frequente negli anziani è lo scompenso cardiaco: se già c'è un cuore che funziona meno bene del normale, il caldo estremo può aumentare moltissimo il fabbisogno energetico del nostro organismo e quindi mettere ancora più in crisi il cuore.
E nei giovani?
Nei giovani il caldo può invece aggravare patologie che predispongono al rischio di aritmie, come una patologia primitiva del miocardio che altera la struttura e la funzione del muscolo cardiaco. Con un caldo estremo, se un soggetto ha una di queste condizioni in uno stato ancora latente, ovvero la malattia è ancora silenziosa senza manifestazioni cliniche, suda e si disidrata tanto può perdere le concentrazioni ottimali di elettroliti (soprattutto di potassio). Questo può succedere ad esempio mentre si fa sport. E questi squilibri, soprattutto l'ipopotassiemia, possono far manifestare la malattia con sintomi di vario tipo: dallo svenimento alla sincope fino all'arresto cardiaco.
Allora per gli anziani e i bambini il caldo non uccide?
Escluse queste fasce d'età, direi che non è impossibile, ma è molto improbabile, che il caldo da solo possa portare a un arresto cardiaco. Almeno così è stato finora.
Ci spieghi meglio.
Il punto è che sinceramente stiamo affrontando situazioni, legate all’innalzamento delle temperature, che non conosciamo. Sta succedendo un po' in tutti i campi.
Allo stesso modo, per quanto riguarda la salute, in quanto medico non posso escludere che le cose che conosciamo non cambieranno con queste temperature. Per questo non escludo che con questo caldo anche una persona sana, senza condizioni pregresse, possa rischiare malori anche gravi. È agghiacciante, ma se continuiamo così, questo capitolo della medicina andrà riscritto.