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Morto Loonkito, il leone più vecchio al mondo ucciso dai pastori Maasai in Kenya

Conosciuto anche come il “leggendario guerriero felino”, l’animale di 19 anni si era allontanato dal Parco nazionale di Amboseli alla ricerca di prede, sempre più difficili da cacciare a causa della siccità.
A cura di Valeria Aiello
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Loonkiito / Facebook
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Loonkito, il leone considerato il più vecchio del mondo in natura, è morto trafitto dai colpi di lancia di alcuni pastori Maasai, in Kenya. Aveva 19 anni ed era conosciuto come il “leggendario guerriero felino” che difendeva il suo territorio da oltre un decennio. La notizia della sua uccisione è stata comunicata dalle autorità del Kenya e rilanciata sui social dall’organizzazione no-profit Lion Guardians, che su Facebook ha ricordato Loonkito come “un simbolo di resilienza e convivenza”.

Loonkito ucciso mentre era a caccia di prede, sempre più scarse a causa della siccità

La sfortunata morte di Loonkito è avvenuta nella notte del 10 maggio, dopo che il leone si era allontanato dal Parco nazionale di Amboseli alla ricerca di prede, ma era stato sorpreso all’interno di un recinto per il bestiame nel vicino villaggio di Olkelunyet. Il gruppo di conservazione Lion Guardians ha affermato che Loonkito era “il leone maschio più anziano nel nostro ecosistema e forse in Africa” e che la situazione climatica del Kenya, piegato dalla mancanza di pioggia degli ultimi decenni, rischia di inasprire il conflitto uomo-leone già esacerbato dalla crescente pressione delle città che si espandono in terreni di caccia.

Per la fauna selvatica, le prede sono diventate sempre più difficili da cacciare a causa della siccità, e le segnalazioni di animali che si allontano dal proprio habitat alla ricerca di cibo sono in aumento. “Le persone devono essere sensibilizzate alla ricerca di un modo per allertarci, in modo che da poter poi riportare gli animali nei parchi – ha spiegato Paul Jinaro, portavoce del Kenya Wildlife Service (KWS) all’AFP.

Nel luglio 2021, un leone ha causato il panico dopo essersi allontanato dal Parco nazionale di Nairobi e aver raggiunto un quartiere affollato durante l’ora di punta mattutina. Questo parco, in particolare, si trova a soli 7 chilometri dal cuore della capitale del Kenya, e gli incidenti dovuti ad animali che fuggono e vagano nella caotica metropoli di oltre 4 milioni di persone non sono un’eccezione.

Nel dicembre 2019, un leone aveva sbranato a morte un uomo appena fuori dal parco, mentre nel marzo 2016 un altro esemplare era stato ucciso dopo aver attaccato e ferito un residente nelle vicinanze. Solo un mese prima, nel febbraio 2016, due leoni hanno trascorso una giornata a vagare per Kibera, una baraccopoli densamente affollata, prima di tornare al parco, e alcuni giorni dopo altri leoni sono stati avvistati in città.

Secondo un censimento condotto nel 2021, il primo che ha riguardato la fauna selvatica nel Paese, ci sono circa 2.500 leoni in Kenya, di cui poco più di un centinaio nel Parco nazionale di Amboseli. Questi grandi felini sono classificati come "vulnerabili" nella Lista rossa delle specie minacciate dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN).

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