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L’OMS si prepara alla nuova pandemia: convocati 300 scienziati per elencare i patogeni più a rischio

L’OMS ha convocato 300 esperti di virus e batteri per creare un nuovo elenco con i più minacciosi. L’obiettivo è veicolare fondi e ricerca dove ce n’è più bisogno.
A cura di Andrea Centini
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L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha iniziato a elaborare un nuovo elenco di malattie infettive definite prioritarie che potrebbero scatenare future epidemie o persino pandemie. Una simile classificazione è considerata fondamentale dall'OMS, per convogliare gli investimenti e la ricerca di scienziati e case farmaceutiche laddove ce n'è più bisogno. L'obiettivo è non farsi trovare impreparati innanzi a una nuova, potenziale emergenza sanitaria globale, come l'attuale pandemia di COVID-19.

Per questa ragione l'OMS ha chiamato a raccolta 300 scienziati da tutto il mondo per valutare la pericolosità di virus e batteri facenti parte di 25 famiglie "minacciose". Sulla base delle considerazioni degli esperti verrà stilato il nuovo elenco prioritario, contenente i patogeni che più di altri hanno bisogno di essere studiati. Grazie al progetto “WHO R&D Blueprint” dell'organizzazione verrà definita una vera e propria tabella di marcia per migliorare la conoscenza e colmare le lacune sui patogeni attenzionati. La profilazione dei virus e dei batteri farà emergere le caratteristiche desiderate per lo sviluppo di nuovi vaccini, trattamenti e test diagnostici, come indicato dall'OMS in un comunicato stampa. Verrà anche compilato un piano ad hoc per favorire la sperimentazione clinica, tenendo anche in considerazione fattori etici e socioeconomici.

Il primo elenco delle malattie infettive da monitorare con priorità è stato pubblicato nel 2017 e oggi, nella sua versione più aggiornata, ne contiene una decina. Esse sono: COVID-19; Febbre emorragica della Crimea-Congo; Malattia da virus Ebola e Malattia da virus Marburg; Febbre di Lassa; Sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus (MERS-CoV) e sindrome respiratoria acuta grave (SARS); Nipah e malattie enipavirali; Febbre della Rift Valley; Zika; e Malattia X. Per Malattia X si intende un'infezione provocata da un agente patogeno ancora sconosciuto, potenzialmente in grado di scatenare un'epidemia internazionale o persino un'altra pandemia come il coronavirus SARS-CoV-2. Prepararsi a un ‘nemico ignoto' è sicuramente una strategia da perseguire. Del resto, se in passato gli scienziati non si fossero concentrati sullo studio dei coronavirus e sull'elaborazione di farmaci innovativi, come quelli a RNA messaggero (mRNA), non avremmo avuto vaccini anti COVID così efficaci e in tempi così rapidi.

“Prendere di mira i patogeni prioritari e le famiglie di virus per la ricerca e lo sviluppo di contromisure è essenziale per una risposta rapida ed efficace a epidemie e pandemie. Senza significativi investimenti in ricerca e sviluppo prima della pandemia di COVID-19, non sarebbe stato possibile sviluppare vaccini sicuri ed efficaci in tempi record”, ha dichiarato il dottor Michael Ryan, direttore esecutivo del programma per le emergenze sanitarie dell'OMS. “Questo elenco di agenti patogeni prioritari è diventato un punto di riferimento per la comunità di ricerca su dove concentrare le energie per gestire la prossima minaccia”, gli ha fatto eco il dottor Soumya Swaminathan, scienziato capo dell'OMS. “È sviluppato insieme a esperti del settore ed è la direzione concordata per cui noi, come comunità di ricerca globale, dobbiamo investire energia e fondi per sviluppare test, trattamenti e vaccini. Ringraziamo i nostri donatori come il governo degli Stati Uniti, i nostri partner e gli scienziati che lavorano con l'OMS per rendere possibile tutto ciò”, ha chiosato l'esperto. Prevenire è meglio che curare, sempre.

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