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Rara e meravigliosa aurora blu diurna nel cielo delle Svalbard a causa delle tempeste solari

A causa delle continue tempeste geomagnetiche che stanno colpendo la Terra in questi giorni, sulle isole Svalbard sono comparse magnifiche aurore blu diurne, un fenomeno diverso dalle tipiche aurore polari. Cosa sono e quando si formano.
A cura di Andrea Centini
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Aurora blu diurna nel cielo delle Svalbard. Credit: Marjan Spijkers / Spaceweather.com
Aurora blu diurna nel cielo delle Svalbard. Credit: Marjan Spijkers / Spaceweather.com

Le tempeste geomagnetiche che in questi giorni continuano a colpire la Terra hanno dato vita a un raro e magnifico spettacolo alle isole Svalbard: le aurore blu diurne. Siamo abituati a vedere immagini mozzafiato di aurore polari provenienti dai Paesi del nord generalmente verdi, rosse e violette, ma durante le tempeste solari, come spiegato dall'Aurora Borealis Observatory, l'energetico vento solare può innescare un ricco ventaglio di colori, tra i quali anche giallo, rosa e magenta. Ciò avviene a causa delle interazioni tra le particelle cariche elettricamente (plasma) proiettato dal Sole – come quello sprigionato dalla tempesta “cannibale” o dall'enorme buco coronale in grado di contenere 63 terre – e i gas atmosferici nella ionosfera. L'ossigeno monoatomico, ad esempio, dà vita a bagliori rossi e arancioni (come nel caso dei SAR del 5 novembre 2023) o verdi, mentre l'azoto biatomico ionizzato può sprigionare splendidi colori blu e viola intensi.

I colori dell'aurora. Credit: Aurora Borealis Observatory
I colori dell'aurora. Credit: Aurora Borealis Observatory

Il colore blu si manifesta in condizioni molto specifiche, ovvero quando la forte attività solare (tempesta geomagnetica in corso) spinge gli atomi di azoto ionizzato a quote molto più elevate del solito e la chioma della corrente aurorale incontra i raggi ultravioletti (UV) emessi dal Sole. Quando l'azoto viene colpito dalla radiazione ultravioletta le molecole presenti nell'alta atmosfera “si eccitano ed emettono un fotone la cui lunghezza d'onda è nel blu profondo (400-450 nm)”, spiega l'Aurora Borealis Observatory. È un bagliore raro e spettacolare che può manifestarsi a quote superiori anche a 500 chilometri. Può essere colto a occhio nudo, ma spesso è debole e dunque compare principalmente nelle immagini fotografiche.

Come indicato, meravigliose aurore blu diurne sono state avvistate all'inizio di dicembre 2023 nei cieli delle isole Svalbard, un arcipelago appartenente alla Norvegia incastonato nel Mar Glaciale Artico. Sono note come “isole degli orsi polari” per l'abbondante popolazione di questi splendidi plantigradi (mentre sono abitate da appena 3.000 persone). Le isole si trovano a poco più di 1.000 chilometri dall'Artico e sono tra i luoghi migliori al mondo per osservare le aurore polari, ma le aurore blu diurne sono un evento eccezionale anche a queste latitudini, come spiegato dal portale specializzato in meteo solare spaceweather.com. A immortalare il fenomeno Marjan Spijkers, imprenditore, fotografo e organizzatore di viaggi dedicati proprio all'osservazione delle aurore polari. “Ho scattato questa foto dalle Svalbard, un gruppo di isole a circa 1300 km a sud del Polo Nord. Qui è iniziata la famosa notte polare, il che significa che il Sole rimane sotto l'orizzonte 24 ore al giorno, ed è abbastanza buio per vedere la Signora Aurora 24 ore su 24”, ha sottolineato.

Spaceweather spiega che anche se alle Svalbard in questo periodo, a mezzogiorno, è tecnicamente notte, il cielo mostra ancora “alcune aurore blu che incorniciano una rara tavolozza di tonalità diurne”. “C'è qualcos'altro di insolito in queste aurore – proseguono gli esperti del portale -; sono causate da particelle solari che entrano nella nostra atmosfera dal lato diurno della magnetosfera. La maggior parte degli osservatori dell'aurora ottengono solo il mix del lato notturno. C'è una differenza? Ci sono troppo pochi avvistamenti per saperlo. Le aurore diurne sono così rare”. A noi non resta che rimanere affascinati da questo meraviglioso e insolito spettacolo celeste.

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