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Le ciabatte di Fedez possono essere dannose per chi ha problemi circolatori e la gotta

Le particolari “ciabatte” per la riflessologia plantare mostrate su Instagram dal rapper e influencer Fedez non sono adatte a chiunque. Ecco perché.
A cura di Andrea Centini
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Nei giorni scorsi, durante il periodo di positività al coronavirus SARS-CoV-2, in una storia su Instagram il rapper e influencer Fedez ha mostrato delle particolarissime ciabatte, utilizzate per camminare in casa nel periodo di clausura e trarne – sperabilmente – alcuni benefici. Si tratta infatti di calzature progettate per coadiuvare la cosiddetta riflessologia plantare, una terapia olistica inquadrata nella medicina alternativa e complementare. Nei punti di contatto con la pianta del piede queste ciabatte non sono lisce, ma piene di palline colorate posizionate in corrispondenza di specifici punti, che metterebbero in comunicazione i piedi con altre parti del corpo. In altri termini, seguono una mappa dei punti riflessi e, attraverso la stimolazione delle palline, dovrebbero donare un qualche beneficio per la salute (tutto da dimostrare con l'evidenza scientifica). Poiché l'influencer è seguito da milioni di persone, le “ciabattine estreme” – così definite da Fedez per la scomodità – hanno inevitabilmente iniziato a spopolare tra i suoi follower, complice anche il fatto che si trovano a buon mercato. Ma siamo sicuri che queste peculiari calzature, indipendentemente dall'effettiva utilità, sono innocue per tutti?

La risposta è no e a darla è il dottor Dustin Martinez, un medico chiropratico che opera a Los Angeles: “Se hai problemi circolatori, la gotta o una storia di coaguli di sangue, la riflessologia plantare probabilmente non è il miglior trattamento per te”, ha affermato l'esperto al portale specializzato in salute healthline.com. La riflessologia potrebbe inoltre comportare dei problemi per le donne in gravidanza, pertanto la raccomandazione è di rivolgersi sempre e comunque a un medico prima di iniziare una qualsivoglia terapia, comprese quelle legate alla medicina alternativa come la riflessologia plantare. A differenza di un semplice massaggio questa terapia olistica si basa su pressioni prolungate, come quelle indotte dalle palline sotto la pianta dei piedi (anche se ovviamente il trattamento di un chiropratico non è assolutamente paragonabile). La riflessologia dovrebbe offrire un miglioramento dello stress, dei disturbi del sonno e della digestione, riducendo al contempo la tensione, l'affaticamento agli occhi e altro, come indicato da healthline.com. “Uno dei punti riflessi che si trova sui piedi è collegato allo stomaco: quando questo particolare punto viene stimolato, aumenterà il flusso sanguigno allo stomaco, contribuendo a migliorare la digestione”, ha dichiarato il dottor Martinez.

Nonostante le affermazioni di chi la pratica, l'evidenza scientifica sull'efficacia della riflessologia plantare è piuttosto carente. Come evidenziato dallo studio “Revisiting reflexology: Concept, evidence, current practice, and practitioner training” pubblicato sulla rivista Journal of Traditional and Complementary Medicine da scienziati dell'Università della Tecnologia MARA, le revisioni sistematiche hanno rilevato “che mancano prove evidenti degli effetti positivi della riflessologia post-intervento”, nonostante molti studi su piccola scala riportino prove aneddotiche sulla risoluzione di alcuni disturbi comuni. Lo studio “The Physiological and Biochemical Outcomes Associated with a Reflexology Treatment: A Systematic Review” condotto da scienziati dell'Institute of Nursing and Health Research dell'Università dell'Ulster (Regno Unito) ha invece rilevato che, su 34 ricerche analizzate sul tema, soltanto in tre hanno rilevato cambiamenti significativi nella pressione sanguigna, nell'indice cardiaco e nell'amilasi salivare a seguito di un trattamento di riflessologia. “La qualità complessiva degli studi era bassa”, si legge nell'abstract dello studio pubblicato su Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine. Gli esperti sottolineano che essendo un trattamento complementare non invasivo e non farmacologico la riflessologia è ampiamente accettata, tuttavia è fondamentale una formazione adeguata degli operatori che la praticano.

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