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L’attività fisica più intensa è la migliore per la salute del cuore

Lo dimostrano i risultati di una vasta ricerca condotta nel Regno Unito che ha osservato un beneficio ulteriore per la salute del cuore in chi pratica attività fisica più intensa.
A cura di Valeria Aiello
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Uno stile di vita fisicamente attivo contribuisce a mantenere e migliorare la propria salute. Ma un nuovo studio, condotto dai ricercatori del Centro di ricerca biomedica di Leicester e del National Institute for Health and Care Research (NIHR) dell’Università di Cambridge, nel Regno Unito, ha dimostrato che praticare regolarmente un’attività fisica da moderata a intensa ha maggiori benefici per il cuore. Ciò significa che non è solo la quantità di attività fisica regolarmente svolta, ma è la qualità dell’attività fisica stessa ad essere fortemente associata ai benefici sulla salute, con una maggiore quantità di attività più intensa correlata a un’ulteriore riduzione del rischio cardiovascolare.

L'attività fisica intensa e moderata

Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno analizzato i dati sull’attività fisica praticata da oltre 88.000 persone senza problemi cardiovascolari, estratti dalla UK Biobank, un database biomedico contenente informazioni genetiche, sullo stile di vita e sulla salute di circa mezzo milione di cittadini del Regno Unito di età compresa tra i 40 e i 69 anni.

La quantità di attività fisica è stata monitorata attraverso activity tracker da polso per una settimana, e per ciascuno dei partecipanti è stata anche elaborata la percentuale di attività che è stata raggiunta attraverso un’esercizio fisico di intensità moderata e intensa. Il numero di eventi cardiovascolari, incluse la cardiopatia ischemica e le malattie cerebrovascolari, è stato registrato con follow-up medio di circa 7 anni.

Fino ad oggi, la maggior parte degli studi su larga scala aveva utilizzato questionari per determinare i benefici dell’attività fisica, ma la sua intensità e la durata della stessa sono difficili da riportare con precisione, soprattutto quando si tratta di attività quotidiane a bassa intensità come lavare l’auto o mettere a posto la biancheria – ha affermato il dottor Paddy Dempsey, primo autore dello studio e ricercatore presso l’Unità di epidemiologia dell’Università di Leicester e del Medical Research Council (MRC) dell’Università di Cambridge – . Senza queste registrazioni accurate non era stato infatti possibile separare il contributo dell’attività fisica più intensa da quello del volume complessivo di attività fisica”.

Grazie ai dispositivi indossabili, gli studiosi hanno dunque potuto rilevare con precisione l’intensità e la durata dell’esercizio fisico, quindi comprendere i reali benefici dell’attività fisica più intensa e della quantità di attività svolta.

I benefici per la salute del cuore

Le principali organizzazioni internazionali che si occupano di salute, come i Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti e la American Heart Association, raccomandano 150 minuti a settimana di attività fisica di intensità moderata, come ad esempio la camminata veloce, oppure 75 minuti a settimana di attività fisica ad intensità elevata, come la corsa. “Ma fino a poco tempo fa non era chiaro se per la salute fosse più importante il volume complessivo dell’attività fisica o se un’attività più intensa conferisse ulteriori benefici” hanno precisato i ricercatori.

La loro analisi, appena pubblicata sull’European Heart Journal, dimostra tuttavia che un’attività fisica di intensità più elevata riduce il rischio di malattie cardiovascolari, oltre al beneficio dato dalla quantità totale di attività fisica, in quanto, stimola l’organismo ad adattarsi al maggiore sforzo richiesto.

In particolare, i tassi di malattie cardiovascolari sono risultati inferiori del 14% quando l’attività fisica moderata o ad alta intensità rappresentava il 20% anziché il 10% del totale, anche tra i partecipanti allo studio che avevano bassi livelli di attività. “Ciò equivale a convertire una passeggiata giornaliera di 14 minuti in una camminata veloce di 7 minuti” hanno precisato gli studiosi, considerando che ogni minuto di attività più intensa conta come due minuti di attività moderata.

Nel complesso, i tassi di malattie cardiovascolari più bassi sono stati osservati tra i partecipanti che praticavano più attività fisica e avevano una percentuale maggiore di attività da moderata a intensa. Tuttavia, quando il volume complessivo dell’attività è aumentato ma la percentuale di intensità da moderata ad elevata è rimasta la stessa, gli studiosi hanno osservato scarsi effetti sul tasso di malattie cardiovascolari, neanche quando i livelli complessivi sono stati raddoppiati ma la percentuale di attività da moderata a intensa è rimasta al 10%. Al contrario, il tasso di malattie cardiovascolari è diminuito del 23% e del 40% quando la percentuale di attività fisica da moderata a intensa è aumentata rispettivamente del 20% e del 40%.

La nostra analisi conferma che l’aumento della quantità totale di attività fisica può ridurre il rischio di infarto o ictus, ma abbiamo anche scoperto che praticare la stessa quantità complessiva con un’attività più intensa ha un sostanziale ulteriore beneficio – ha affermato il professor Tom Yates dell’Università di Leicester e autore senior dell’articolo – . I nostri risultati supportano semplici messaggi di cambiamento del comportamento per cui ‘ogni movimento conta' per incoraggiare le persone ad aumentare la loro attività complessiva e, quando possibile, incorporare attività moderatamente più intense. Questo potrebbe essere semplice come convertire una piacevole passeggiata in una camminata veloce, ma una varietà di approcci potrebbe incoraggiare le persone a trovare ciò che è più pratico o divertente per loro”.

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