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La presbiopia può essere corretta con un rivoluzionario collirio: come funziona

Innovative gocce oculari possono correggere la presbiopia senza la necessità di occhiali o chirurgia. Ecco come funziona il collirio approvato dall’FDA.
A cura di Andrea Centini
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Nell'ottobre dello scorso anno la Food and Drugs Administration (FDA) americana ha approvato le prime gocce oculari per combattere la presbiopia, un diffuso difetto della vista associato all'età che rende difficoltoso mettere a fuoco gli oggetti vicini. Come specificato su The Conversation dal professor Robert Bittner, oculista e docente di Oftalmologia presso il dipartimento di Scienze della Salute dell'Università di Pittsburgh, ne soffrono ben 128 milioni di persone nei soli Stati Uniti e un miliardo in tutto il mondo, pari a un ottavo della popolazione globale. È dunque un difetto estremamente diffuso, che inizia a palesarsi tra i 40 e i 50 anni. Fino ad oggi per correggerlo si faceva affidamento a occhiali, lenti a contatto e interventi chirurgici, ma grazie a questo nuovo collirio è ora possibile ottenere ottimi risultati in modo rapido e semplice.

A spiegare come funzionano le rivoluzionarie gocce oculari, vendute col nome commerciale di Vuity negli Stati Uniti, è proprio il professor Bittner, inizialmente rimasto molto perplesso innanzi a un prodotto del genere, proprio in virtù della sua professione di oculista. Lo scienziato ha sottolineato che ci sono due teorie principali per spiegare la presbiopia: secondo la prima, questa incapacità di mettere a fuoco gli oggetti vicini è dovuta alla maggiore pesantezza del cristallino o lente, l'organo dell'occhio che si ispessisce o restringe per focalizzare la luce sulla retina. A causa del maggior peso accumulato con l'età il cristallino cambia forma con più difficoltà e dunque rende più difficile la messa a fuoco. La seconda teoria, invece, indica che il problema può risiedere nel muscolo responsabile della contrazione del cristallino, anch'esso indebolito a causa degli anni che passano. Secondo il professor Bittner a innescare la presbiopia vi sarebbe una combinazione delle suddette cause. Il risultato di questo difetto è una focalizzazione errata della luce, che invece di finire sulla retina viene focalizzata su un punto dietro di essa, col risultato che le immagini vicine ci appaiono sfocate.

Il collirio Vuity va a correggere questo difetto agendo sulla pupilla. In parole semplici ne determina il restringimento, riducendo la quantità di luce che entra nell'occhio. Poiché ne entra di meno viene meglio focalizzata sulla retina e permette così di mettere a fuoco con maggior efficacia gli oggetti vicini e lontani. Il principio attivo delle gocce oculari è la pilocarpina, spiega il professor Bittner; è un farmaco scoperto oltre un secolo fa che viene impiegato per trattare altre condizioni, come il glaucoma e l'ipertensione oculare. Agisce in un quarto d'ora dopo la somministrazione e l'effetto dura diverse ore. Ovviamente le pupille più piccole possono rendere più difficoltosa la visione in condizioni di poca luce, inoltre sono stati evidenziati effetti collaterali come mal di testa e occhi rossi, come specifica il professor Bittner. Ciò nonostante lo scienziato ritiene che si tratti di una soluzione alternativa valida e che vale la pena parlarne col proprio oculista.

Al momento altri team di ricerca stanno studiando ulteriori principi attivi contro la presbiopia; ad esempio Novartis sta studiando il collirio UNR844, che punta a migliorare l'elasticità del cristallino e dunque la messa a fuoco. Studi clinici hanno dimostrato che incrementa in modo significativo l'acutezza visiva dei pazienti che lo assumono. Potrebbe essere pronto per il 2023.

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