La nuova mappa di Venere mostra per la prima volta tutti i suoi 85.000 vulcani

Ottenuta utilizzando le immagini della missione Magellano della NASA, potrebbe aiutare gli scienziati a capire dove cercare nuovi flussi di lava e fornire informazioni utili alle future missioni che studieranno il secondo pianeta dal Sole.
A cura di Valeria Aiello
La superficie di Venere in una ricostruzione basata sulle immagini radar della sonda Magellano / Credit: Jet Propulsion Laboratory, NASA
La superficie di Venere in una ricostruzione basata sulle immagini radar della sonda Magellano / Credit: Jet Propulsion Laboratory, NASA

Gli astronomi delle future missioni che studieranno Venere, come VERITAS della NASA ed EnVision dell’ESA, potranno contare su un nuovo database, ma soprattutto, su una nuova mappa del secondo pianeta in ordine di distanza dal Sole. Pubblicamente disponibili su Digital Research Material Repository, sono il catalogo più completo di tutti gli 85.000 vulcani finora scoperti sul “gemello” della Terra, chiamato così perché molto simile per dimensioni e massa, pur essendo un mondo decisamente diverso dal nostro per molti aspetti. Uno di questi riguarda proprio l’enorme quantità di vulcani, di cui sappiamo ancora molto poco.

La nuova mappa dei vulcani di Venere

La mappa, la prima a mostrare tutti gli 85.000 vulcani di Venere, è stata ideata dagli scienziati planetari Paul Byrne e Rebecca Hahn della Washington University di St. Louis, negli Stati Uniti, e si basa sui dati raccolti nella missione Magellano della NASA, che ha orbitato attorno a Venere dal 1990 al 1994, mappando la superficie del pianeta con un radar ad apertura sintetica (SAR). Queste immagini sono state quindi utilizzate per catalogare i vulcani su scala globale, di cui circa il 99% ha un diametro inferiore a 5 km. I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati in un articolo di ricerca sul JGR Planets.

La mappa con tutte le caratteristiche dei vulcani su Venere. Credit: R. Hahn, Washington University
La mappa con tutte le caratteristiche dei vulcani su Venere. Credit: R. Hahn, Washington University

Dalla missione Magellano della NASA ad oggi, ci siamo posti numerose domande importanti sulla geologia di Venere, comprese le sue caratteristiche vulcaniche – ha affermato il dottor Byrne, professore associato di scienze della Terra e Planetarie della Washington University di St. Louis e autore senior dello studio – . Ma con la recente scoperta del vulcanismo attivo su Venere, capire esattamente dove sono concentrati i vulcani sul pianeta, quanti ce ne sono, quanto sono grandi, ecc., diventa tanto più importante, soprattutto perché nei prossimi anni avremo nuovi dati”.

Così abbiamo pensato di produrre un catalogo globale, perché nessuno lo aveva mai fatto prima su questa scala – ha aggiunto la dottoressa Hahn, studentessa laureata in scienze della Terra e planetarie alla Washington University e prima autrice dello studio – . È stato un lavoro noioso, ma avevo esperienza con il software ArcGIS, che è quello che ho usato per costruire la mappa. Questo strumento non esisteva ancora quando questi dati sono diventati disponibili per la prima volta negli Anni 90”.

Secondo i due scienziati, il lavoro rappresenta uno strumento di enorme valore per comprendere il vulcanismo venusiano e potrebbe aiutare gli scienziati a capire dove cercare nuovi flussi di lava e fornire informazioni utili alle future missioni che studieranno il secondo pianeta dal Sole. “Abbiamo già sentito dai colleghi che hanno scaricato i dati e stanno iniziando ad analizzarli, che è esattamente quello che serviva – ha aggiunto concluso – . Non vedo l’ora di vedere cosa riusciranno a trovare”.

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