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La Norvegia ha vietato l’allevamento di cani brachicefali: non sono sani per colpa dell’uomo

Con una sentenza storica la Norvegia ha vietato l’allevamento di due razze di cani brachicefali, il Cavalier King Charles spaniel e il Bulldog inglese. Ecco perché.
A cura di Andrea Centini
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Due razze di cani brachicefali – ovvero quelli col muso “schiacciato” – non potranno più essere allevate in Norvegia. Lo ha stabilito con una sentenza all'unanimità il tribunale distrettuale di Oslo, a seguito di una controversia legale durata anni che ha visto contrapposte le associazioni animaliste – guidate da Animal Protection Norway – e varie organizzazioni di allevatori di cani di razza, tra i quali il Norwegian Kennel Club (NKK). Le due razze di cane di cui è stato vietato l'allevamento sono il Cavalier King Charles spaniel e il Bulldog inglese. Sono tra le più amate in assoluto ma, come tutti i cani di razza – e in particolar modo quelli con questa peculiare conformazione del cranio – sono noti anche per una certa tendenza a soffrire di alcuni problemi di salute.

La ragione per cui il tribunale di Oslo ha deciso di vietare l'allevamento di questi animali risiede proprio nel fatto che non sarebbe possibile allevare animali sani, a causa della crudele selezione genetica perpetrata dall'uomo per ottenere esemplari sempre più belli e dall'aspetto particolare. Il loro allevamento, dunque, non è considerato etico. Dopo la sentenza è divenuto illegale ai sensi dell'Animal Welfare Act 25 del Paese scandinavo. Come indicato da Belfast Live, il Cavalier King Charles spaniel sarebbe suscettibile a difetti cardiaci, mal di testa cronico o siringomielia, patologie oculari e problemi articolari (con particolare riferimento alla posizione innaturale della rotula); mentre il Bulldog inglese è più soggetto a problemi respiratori, come la Sindrome Brachicefalica o “sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori” dovuta alla conformazione allargata e schiacciata della testa. Possono anche soffrire di patologie della pelle, calcoli renali e problemi articolari.

“Questa è prima di tutto una vittoria per i nostri cani e per noi di Animal Protection Norway. È un verdetto storico che richiama l'attenzione internazionale. I problemi di salute causati dall'uomo ai Bulldog sono noti dall'inizio del XX secolo. Quindi questo giudizio è arrivato dopo molto tempo”, ha dichiarato in un comunicato stampa il direttore della Animal Welfare Association, la veterinaria Åshild Roaldset. “Per molti decenni, i cani malati sono stati allevati illegalmente. Quello che sta succedendo qui è un tradimento sistematico e organizzato dei nostri amici a quattro zampe. Oggi è stato finalmente stabilito che si tratta di una violazione della legge”, ha aggiunto la dottoressa Roaldset, esprimendo soddisfazione per il risultato della sentenza. La speranza è che grazie a questo verdetto si prenda coscienza dei problemi di salute sperimentati da queste razze di cani in tutto il mondo, giungendo a soluzioni per la piena tutela del benessere animale.

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