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In arrivo un ciondolo che aiuta a smettere di fumare: come funziona “SmokeMon”

Gli scienziati hanno sviluppato una collana “intelligente” in grado di capire i comportamenti di un fumatore e aiutarlo a smettere. Ecco come funziona SmokeMon.
A cura di Andrea Centini
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I ricercatori stanno sperimentando un nuovo dispositivo intelligente simile a una collana che può aiutare a smettere di fumare. Chiamato SmokeMon, esso si basa si basa sull'analisi della cosiddetta “topografia del fumo”, ovvero l'insieme di caratteristiche che danno un quadro preciso del comportamento di un fumatore. Tra esse vi sono ad esempio il numero di sigarette fumate, il tempo di inalazione tra un tiro e l'altro, il numero delle boccate e il loro volume. Oggi, sebbene sia acclarato da molteplici studi che il fumo di sigaretta rappresenta la principale causa di morte prevenibile al mondo, ci sono ancora dettagli poco chiari sulla causalità tra l'esposizione ai composti del fumo e i suoi effetti. Sono del resto migliaia le sostanze chimiche dannose nel fumo di sigaretta in grado di provocare malattie potenzialmente mortali, come il cancro, l'enfisema, la BPCO e le patologie cardiovascolari. Conoscendo meglio la topografia del fumo dei fumatori non solo è possibile capire meglio la relazione tra comportamento e malattie, ma anche intervenire precocemente e impedire a chi ha deciso di smettere di ricadere nel vizio.

A mettere a punto e testare l'efficacia di SmokeMon, simile a un ciondolo di lapislazzuli, è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati americani della Northwestern University di Chicago, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Georgia Institute of Technology e del Birla Institute of Technology and Science – Pilani di Goa (India). Gli scienziati, coordinati dal professor Nabil Alshurafa, docente di medicina preventiva presso la Scuola di Medicina Feinberg dell'ateneo statunitense, per sviluppare il dispositivo hanno coinvolto 19 fumatori, che sono stati studiati nel proprio comportamento durante 115 sessioni controllate in laboratorio, per un totale di 110 ore di sperimentazione. Attraverso l'apprendimento automatico (machine learning) hanno rilevato con precisione la topografia del fumo di ciascun partecipante, registrando ad esempio il momento delle boccate, il tempo di inalazione, l'intervallo di tempo tra un tiro e l'altro e via dicendo. Il dispositivo funziona attraverso speciali sensori termici che rilevano le firme di calore legate alle sigarette; non raccoglie immagini ed è dunque molto più "discreto" dei dispositivi precedenti per analizzare la topografia del fumo, come ad esempio quelli che catturavano immagini.

Ma cosa ci fanno gli scienziati con questi dati? E come possono aiutare a smettere di fumare? Come spiegato dal professor Alshurafa in un comunicato stampa, grazie a SmokeMon è possibile verificare il rischio di ricaduta di una persona che ha deciso di smettere di fumare. Molti di coloro che si impegnano a smettere, infatti, ricadono nel vizio, senza tornare più indietro. Ma prima della ricaduta possono iniziare prima con una, poi con due sigarette e così via. Battute d'arresto che a un certo punto essere "lette" come totali fallimenti, in grado di spianare la strada al vizio con la stessa intensità di prima. Attraverso SmokeMon è possibile determinare quali sono gli schemi dietro al rischio di ricaduta e i medici possono inserirsi in questo intervallo prezioso, per cercare di mantenere il paziente sulla buona strada prima che deragli definitivamente.

“Queste informazioni possono essere utilizzate per prevedere quando una persona ricadrà e quando intervenire con una telefonata di un assistente sanitario, ad esempio, o anche un messaggio di testo o un video sullo smartphone per incoraggiarla a prevenire una ricaduta”, scrivono gli autori dello studio. In altri termini, le persone che vivono un momento di fragilità potrebbero essere aiutate a tornare sulla buona strada. “Queste misurazioni in tempo reale possono davvero aiutarci a capire che punto si trova una persona nelle sue abitudini di fumatore e trattare il paziente di conseguenza”, ha chiosato l'esperto. Gli scienziati hanno in programma di mettere a punto un dispositivo analogo anche per le sigarette elettroniche. I dettagli della ricerca “SmokeMon: Unobtrusive Extraction of Smoking Topography Using Wearable Energy-Efficient Thermal” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Proceedings of the ACM on Interactive, Mobile, Wearable, and Ubiquitous Technologies.

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