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Il preoccupante inquinamento della Pianura Padana mostrato in una nuova mappa di Copernicus

La prima mappa della missione Sentinel-4 di Copernicus mostra il pericoloso inquinamento della Pianura Padana, dove la qualità dell’aria è fra le peggiori d’Europa.
A cura di Andrea Centini
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L’inquinamento atmosferico sulla Pianura Padana l’8 ottobre 2025. Credit: European Union, Copernicus Sentinel–4 imagery
L’inquinamento atmosferico sulla Pianura Padana l’8 ottobre 2025. Credit: European Union, Copernicus Sentinel–4 imagery

La Pianura Padana è notoriamente uno dei luoghi più inquinati d'Europa e ora a confermarlo c'è anche una nuova mappa del programma Copernicus, gestito dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dalla Commissione europea. Nella mappa, che si riferisce a mercoledì 8 ottobre 2025, si nota una significativa concentrazione di biossido di azoto (o diossido di azoto) proprio sull'ampia regione pianeggiante condivisa fra Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia. Livelli elevati di inquinamento si osservano anche lungo le coste di alcune regioni tirreniche (Lazio e Campania), nel cuore e sulle coste della Spagna e in Nord Africa. Tra le principali fonti il traffico e la combustione di combustibili fossili, come ad esempio quelli delle cucine a gas.

I dati sono stati raccolti dalla missione Sentinel-4 appena avviata, che a differenza delle precedenti non si basa su un veicolo spaziale dedicato; si tratta infatti di un carico utile – in parole semplici, un insieme di strumenti – installato a bordo del satellite MTG-Sounder di EUMETSAT e progettato per operare in sinergia con l'Infrared Sounder (IRS), un avanzato strumento di osservazione atmosferica che raccoglie dati su umidità, temperatura, vento e altri parametri.

La mappa completa. Credit: European Union, Copernicus Sentinel–4 imagery
La mappa completa. Credit: European Union, Copernicus Sentinel–4 imagery

L'obiettivo della missione Copernicus Sentinel-4, lanciata il 1 luglio 2025 con un razzo Falcon 9 di SpaceX, la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk, è monitorare costantemente la qualità dell'aria da un'orbita geostazionaria, grazie a una serie di sensori in grado di rilevare le concentrazioni di biossido di zolfo (SO₂), biossido di azoto (NO₂), ozono (O₃), formaldeide (HCHO) e altri composti. Si tratta dei principali inquinanti legati allo smog prodotto da varie fonti antropiche, dal traffico veicolare ai processi industriali, passando per i riscaldamenti. È fondamentale monitorarlo perché il significativo abbassamento della qualità dell'aria rappresenta un grande problema di salute pubblica.

In base ai dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno lo smog provoca la morte prematura di circa 600.000 persone in tutte il mondo, molte delle quali in Europa. Questi composti – e più in generale il particolato sottile PM 2.5 e PM 10 – sono in grado di penetrare in profondità nell'apparato respiratorio innescando bruciore e infiammazione, con particolari rischi per le persone che già soffrono di malattie respiratorie alla stregua di asma e bronchite, come spiegato a Fanpage.it dallo pneumologo Francesco Tursi, direttore dell'UOC Riabilitazione specialistica cardio-respiratoria presso l'Ospedale di Codogno. Aumenta anche il rischio di cancro e di altre gravi condizioni.

La Pianura Padana è particolarmente suscettibile all'accumulo di inquinamento atmosferico non solo per l'elevata concentrazione di allevamenti intensivi, industrie e impianti di riscaldamento non modernizzati, ma anche per una questione geografica e un fenomeno atmosferico noto come inversione termica, a causa del quale la massa d'aria risulta troppo pesante per salire – come farebbe normalmente – negli strati più alti e resta a ridosso della superficie, nella troposfera. Nella mappa di Copernicus Sentinel-4, la prima da quando è diventato operativo, si vede proprio la concentrazione di diossido di azoto troposferico. A rendere ancor più complicata la situazione nella Pianura Padana l'assenza di venti in grado di spazzar via i composti inquinanti, che quindi continuano a insistere sul territorio abbattendo la qualità dell'aria che si respira.

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