Il 28 luglio meraviglioso bacio tra la Luna e Marte: a che ora vederlo e come riconoscere il Pianeta Rosso

La sera di lunedì 28 luglio potremo vedere nel cielo una splendida congiunzione astrale tra la Luna e Marte. La compagna della Terra e il Pianeta Rosso inizieranno a danzare attorno alle 21:00 (ora di Roma), circa mezzora dopo il tramonto, quando Marte farà capolino appena al di sopra del satellite naturale nel cielo occidentale. Quello atteso per lunedì, come indicato nella rubrica “Il Cielo del Mese” dell'Unione Astrofili Italiani (UAI), è l'ultimo valzer celeste del mese, che è stato particolarmente ricco di cosiddetti “baci” (ben sei) e piogge di stelle cadenti. Un delizioso antipasto dei fenomeni astronomici che ci attendono ad agosto, compreso il picco massimo dello sciame meteorico delle Perseidi, le “Lacrime di San Lorenzo”. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi il duetto tra la Luna e Marte
A che ora vedere il bacio tra la Luna e Marte del 28 luglio
Come indicato, la congiunzione astrale tra la Luna e il Pianeta Rosso avrà inizio attorno alle 21:00 ora di Roma, circa mezzora dopo il tramonto, che sulla Capitale è atteso qualche minuto dopo le 20:30. L'orario del tramonto, chiaramente, cambia in base alla posizione geografica; con esso può variare anche la durata e la visibilità dei fenomeni astronomici. Talvolta eventi visibili nel Nord Italia non lo sono al Meridione e viceversa, e lo stesso accade tra Est e Ovest dello Stivale. Segnaliamo che a Milano, il 28 luglio, il tramonto si verificherà poco prima delle 21:00; a Bari verso le le 20:15; a Udine attorno alle 20:45; mentre a Palermo poco dopo le 20:20.
Sottolineiamo che quelli sopraindicati sono solo orari indicativi; è doveroso sincerarsi dell'ora esatta del tramonto per la propria località, prima di tentare l'osservazione del fenomeno astronomico. La ragione è semplice: il bacio tra la Luna e Marte si verificherà a Ovest, non distante dal punto in cui il Sole sparisce oltre l'orizzonte, pertanto c'è il rischio di guardare direttamente il disco solare. Farlo senza adeguati filtri protettivi può comportare gravi danni alla vista e, nei casi più severi, persino la cecità. Quindi lo ribadiamo, la sera del 28 si raccomanda di volgere lo sguardo verso il cielo occidentale solo dopo il tramonto della stella.
Come vedere il duetto tra la Luna e Marte
La Luna, che il 28 luglio sorgerà poco prima delle 10:00 del mattino (sempre ora di Roma), sarà visibile nel cielo come una splendida falce crescente. La fase di novilunio o Luna Nuova, infatti, come indicato dalla UAI si è verificata esattamente alle 21:11 di giovedì 24. Marte comparirà a Ovest appena al di sopra della Luna, leggermente spostato sulla destra, quando il cielo si farà sufficientemente buio da far comparire i primi astri del firmamento. Entrambi gli oggetti si troveranno abbracciati tra la costellazione della Vergine (a sinistra) e quella del Leone (a destra). Duetteranno assieme nel cielo della Capitale per circa un'ora e mezza, considerando che il tramonto della Luna è atteso verso le 22:30. Marte seguirà il satellite naturale della Terra pochi minuti dopo.
Come riconoscere Marte nel cielo
In occasione della congiunzione astrale di lunedì 28 luglio sarà semplicissimo riconoscere Marte nel cielo. Il quarto pianeta del Sistema solare, infatti, comparirà a pochissimi gradi di distanza sopra la falce di Luna, pertanto sarà impossibile confonderlo con qualunque altro astro. Ma è possibile riconoscere facilmente il Pianeta Rosso in qualsivoglia circostanza, sulla volta celeste. Marte si presenta infatti come un puntino di un caratteristico colore rosso – arancio, dovuto alla diffusa presenza di ossidi di ferro nella regolite marziana. Un recente studio ha determinato che il principale composto a determinare il colore è la ferridite e non l'ematite, come si pensava in precedenza.
Il pianeta, inoltre, a differenza delle stelle rosse – arancio come Arturo, Betelgeuse e Aldebaran, non scintilla nel firmamento. La ragione è dovuta alla vicinanza alla Terra (il pianeta dista in media a 225 milioni di chilometri da noi) e al modo in cui l'atmosfera terrestre interagisce con la luce del corpo celeste. Le stelle brillano proprio perché si trovano ad anni luce di distanza e sono soggetti puntiformi, mentre i pianeti non lo fanno.
Le congiunzioni astrali, come sempre, possono essere osservate senza l'aiuto di strumenti ottici, tuttavia con un piccolo telescopio o un buon binocolo si possono osservare splendidi dettagli dei protagonisti. Per osservare le calotte glaciali di Marte, essendo un pianeta molto piccolo, serve comunque uno strumento di grandi dimensioni.