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Due gemme luminose e vicine nel cielo di venerdì 22 marzo: cosa sono e a che ora vederle

Il 22 marzo 2024 sarà visibile l’ultima congiunzione astrale del mese, con protagonisti due astri vicini e luminosi. Ecco quali sono, a che ora vederli nel cielo e come riconoscerli.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Stellarium
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All'alba di domani, venerdì 22 marzo 2024, potremo ammirare nel cielo una magnifica congiunzione astrale che coinvolgerà due pianeti. Gli oggetti celesti si troveranno fianco a fianco ed estremamente ravvicinati, con uno dei due molto più brillante dell'altro. Si tratta di Venere, il terzo oggetto più luminoso della volta celeste, dopo il Sole e la Luna. Ad accompagnarlo il “Signore degli Anelli” Saturno, considerato il pianeta più affascinante del Sistema solare (dopo la Terra, naturalmente). Quello tra il “Pianeta dell'Amore” e Saturno sarà il quarto e ultimo duetto celeste di marzo, come indicato nella rubrica “Il Cielo del Mese” dell'Unione Astrofili Italiani (UAI). Ecco tutto quello che c'è da sapere per osservare lo spettacolo astronomico.

A che ora vedere l'incontro tra Venere e Saturno

La congiunzione astrale avrà inizio poco dopo le 5:30 (ora di Roma), quando i due protagonisti faranno capolino quasi in simultanea sull'orizzonte orientale. Il primo a spuntare sarà proprio Venere, seguito a strettissimo giro da Saturno. Entrambi saranno incastonati nella costellazione dell'Acquario, all'interno della quale, molto più in alto e a sinistra, sarà visibile anche il “Pianeta Rosso” Marte. Riconoscere i due oggetti sarà semplicissimo; come indicato, infatti, Venere è uno degli oggetti più luminosi della volta celeste, pertanto è impossibile confonderlo con qualunque altro astro. L'unica cosa con cui lo si potrebbe confondere è addirittura un aereo di linea in volo. La sua luce è intensa e scintillante, facendolo apparire come un faretto appeso nel cielo. Ciò è dovuto al fatto che il pianeta si trova molto vicino alla Terra, ma anche alla sua corrosiva atmosfera, che riflette con forza i raggi solari (quelli che restano intrappolati sotto di essa determinano il più devastante effetto serra del Sistema solare, con temperature superficiali in grado di far sciogliere il piombo).

Anche il riconoscimento di Saturno sarà agevole, poiché il gigante gassoso con gli anelli sorgerà proprio a ridosso di Venere, leggermente a destra e in basso. Sarà caratterizzato dal tipico colore bianco-giallognolo, piuttosto “spento”, soprattutto se confrontato con la luminosità scintillante di Venere. Del resto parliamo di un pianeta che dista in media 1,43 miliardi di chilometri, pari a 9,5 U.A. (una unità astronomica è pari a circa 150 milioni di chilometri, la distanza che separa la Terra dal Sole). Ciò significa che è decisamente più lontano di Venere, che invece dista in media “appena” 170 milioni di chilometri. È considerato il più vicino alla Terra, ma recenti studi sulle orbite di Mercurio suggeriscono che potrebbe essere quest'ultimo il più vicino (mediamente) a noi.

La congiunzione astrale tra Venere e Saturno avrà una breve durata, inferiore all'ora, per via del fatto che si verificherà all'alba e proprio a ridosso del sorgere del Sole. I raggi solari cancelleranno rapidamente Saturno, mentre Venere resisterà più a lungo. A tal proposito è doveroso sottolineare che l'orario indicato per l'inizio del fenomeno (le 05:30) è relativo a Roma, dove il sorgere del Sole è atteso per le 06:11. La visibilità del fenomeno e la sua durata saranno fortemente influenzate dalla posizione geografica dell'osservatore. Ciò che è certo è che l'evento si verificherà a ridosso del sorgere del Sole, pertanto è fondamentale tentare l'osservazione soltanto prima che la stella faccia capolino a Est (è doveroso informarsi sull'orario della propria città). Guardare il disco solare senza protezioni comporta rischi significativi per la vista, cecità compresa.

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