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Cucciolo di balena franca nasce davanti agli occhi increduli dei turisti: le immagini straordinarie

Durante un’escursione di whale watching in Sud Africa è stata avvistata una balena mentre partoriva. Le splendide immagini della mamma e del piccolo appena nato.
A cura di Andrea Centini
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Il momento del parto (a sinistra) e il piccolo appena nato (a destra). Credit: Southern Right Charters / Facebook
Il momento del parto (a sinistra) e il piccolo appena nato (a destra). Credit: Southern Right Charters / Facebook

Ammirare le balene nel proprio habitat naturale è un'esperienza che regala emozioni fortissime e chiunque dovrebbe provarla almeno una volta nella vita. Ma essere presenti al momento del parto di uno di questi meravigliosi giganti del mare è un evento assolutamente straordinario, da incorniciare tra i ricordi più belli. È ciò che è accaduto il 5 luglio ad alcuni fortunatissimi turisti durante un'uscita di whale watching nella Walker Bay, in Sud Africa. L'imbarcazione di Southern Right Charters si è infatti trovata innanzi a una femmina di balena franca australe (Eubalaena australis) alle prese con i momenti finali della sua gestazione, fino alla nascita del piccolo.

Credit: Southern Right Charters / Facebook
Credit: Southern Right Charters / Facebook

Le immagini del travaglio e dei primi soffi del vitello appena venuto alla luce sono state condivise sui social network dell'impresa, accompagnate da genuini commenti di entusiasmo per l'eccezionalità dell'avvistamento e ovviamente da una pioggia di like e condivisioni. Al momento dell'incontro l'equipaggio si era subito reso conto che ci fosse qualcosa di strano con quella balena che si dimenava, soprattutto quando l'acqua ha iniziato a tingersi di rosso sangue. In quei frangenti il pensiero può andare a una possibile collisione con un'imbarcazione – tra le prime cause di morte dei grandi cetacei – o magari all'attacco di predatori, sebbene le balene ne abbiano ben pochi. In un contesto di questo tipo veder uscire all'improvviso un piccolo appena nato deve essere stato praticamente uno shock per i presenti, considerando che in decenni di attività l'equipaggio non aveva mai assistito a nulla del genere.

“Mentre la maggior parte dei rapporti che pubblichiamo qui riguarda gli avvistamenti ordinari, l'aggiornamento di oggi è a un livello completamente nuovo!”, ha scritto con orgoglio Southern Right Charters sulla propria pagina Facebook. “In oltre due decenni di attività nelle acque di Walker Bay, non avevamo MAI visto ciò che è stato visto oggi. Subito dopo aver avvistato una balena franca australe, è diventato subito evidente all'equipaggio a bordo che qualcosa non andasse con questa balena. Dopo un breve momento o due, si è girata a testa in giù, esponendo la sua parte inferiore e l'acqua intorno a lei è diventata rossa. Pochissimi secondi dopo ha spinto fuori un vitello appena nato – che, in secondi altrettanto brevi, era già in superficie a prendere i suoi primi respiri. Equipaggio e passeggeri hanno provato le stesse emozioni: entrambi completamente sbalorditi, in soggezione, forse persino scioccati! (e alcuni in lacrime…… sì, vi abbiamo visto!). Continuiamo a pensare che nessuno di noi abbia effettivamente realizzato la grandezza di ciò a cui abbiamo assistito. Quel che è certo: è un momento che nessuno a bordo dimenticherà mai”.

Mamma e piccolo ripresi da un drone. Credit: Southern Right Charters / Instagram screenshot
Mamma e piccolo ripresi da un drone. Credit: Southern Right Charters / Instagram screenshot

Le immagini del travaglio e del piccolo che emerge per i suoi primi respiri sono assolutamente deliziose, documenti preziosissimi che mostrano tutta la meraviglia della vita e della natura. A maggior ragione visto il coinvolgimento di animali così maestosi e affascinanti come le balene, che ancora oggi, dopo secoli di caccia spietata che le ha portate sull'orlo dell'estinzione, non hanno ancora tutto il rispetto e le tutele che meritano. È un discorso particolarmente valido per le balene franche. Basti sapere che il loro nome comune fu scelto proprio dai balenieri: sono “franche” poiché nuotano lentamente e una volta uccise galleggiano, quindi erano facili da catturare e trasportare.

La balena franca australe, protagonista di questo incredibile evento, è fortunatamente una specie in forte crescita demografica dopo le mattanze dell'epoca baleniera e oggi è classificata con il codice di “rischio minimo” nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Discorso ben diverso per le balene franche nordatlantiche (Eubalaena glacialis), delle quali si stima ne sopravvivano solo poche centinaia di esemplari e per questo sono classificate in pericolo critico di estinzione. Nonostante le rigide misure di conservazione introdotte, troppi esemplari finiscono ancora oggi uccisi nelle reti da pesca – soprattutto quelle fantasma – o a causa dell'impatto con le navi.

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