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Cos’è questa enorme struttura esagonale in Australia visibile dallo spazio

Una gigantesca struttura esagonale di 400 ettari è visibile dallo spazio all’apice di North West Cape, sul Golfo di Exmouth in Australia. Ecco di cosa si tratta.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Tapacb / wikipedia
Credit: Tapacb / wikipedia

Affacciata sul Golfo di Exmouth, nello Stato dell'Australia Occidentale, è presente una gigantesca struttura esagonale, perfettamente visibile nelle immagini satellitari scattate dallo spazio. L'aspetto è chiaramente artificiale, ma non ha nulla a che vedere con gli alieni o con misteriosi significati esoterici: si tratta “semplicemente” di una base militare chiamata Naval Communication Station Harold E. Holt, gestita dal Dipartimento della Difesa del governo australiano ma nata per servire anche la potente Marina del Stati Uniti (U.S. Navy) e, più in generale, gli alleati dislocati nell'Oceano Pacifico occidentale e nell'Oceano Indiano orientale,come specificato in un comunicato dell'ente australiano. Dal 1992 il comando è gestito dalla Royal Australian Navy.

Si tratta della più potente stazione di trasmissione dell'emisfero australe, con una potenza indicativa di 1 megawatt. Lo scopo principale è la comunicazione con le navi e i sottomarini che operano nell'area sopraindicata, ma nella grande stazione – il cui nome è un omaggio a un ex primo ministro australiano misteriosamente scomparso mentre nuotava – fino al 2017 c'era anche un grande telescopio militare, utilizzato per tenere sott'occhio satelliti e NEO (Near Earth Object) potenzialmente pericolosi. Quell'anno il telescopio Space Surveillance Telescope (SST) è stato smantellato e trasferito presso il White Sands Missile Range in New Mexico, negli USA, dove può garantire un migliore raggio operativo.

Lo schema delle torri. Credit: wikipedia
Lo schema delle torri. Credit: wikipedia

Ma perché la base ha questa peculiare forma esagonale, che ricorda un po' quella della gigantesca tempesta sulla sommità di Saturno? La ragione risiede nelle sue numerose torri radio (tredici in tutto) per la comunicazione con i natanti militari, che posizionate e distanziate in quel modo favoriscono la copertura migliore. La frequenza di trasmissione è pari a 19,8 kHz. La torre più alta si chiama Tower Zero e si trova esattamente al centro della base. È alta ben 387 metri ed è stata per un lungo periodo la costruzione più alta dell'emisfero meridionale. Le altre antenne ai vertici degli esagoni (ce n'è un altro concentrico al primo) spaziano dai 304 ai 364 metri. Curiosamente alcuni ritengono che un incidente occorso al volo Qantas 72 nel 2008, in cui l'aereo di linea scese bruscamente di quota di 200 metri nei pressi della base (provocando numerosi feriti gravi), fu causato proprio dalla potenza delle trasmissioni radio di queste antenne, che avrebbero causato serie interferenze ai sistemi del velivolo. Varie indagini avrebbero escluso una correlazione, ma il dubbio serpeggia ancora oggi.

Le torri viste lateralmente. Credit: wikipedia
Le torri viste lateralmente. Credit: wikipedia

La stazione di comunicazione fu commissionata nel 1967 a seguito di uno storico accordo del 1963 tra le forze armate statunitensi e australiane, grazie al quale fu permessa la costruzione di basi militari USA nel territorio della “terra dei canguri”. Nel corso degli anni non sono mancate aspre polemiche su queste collaborazioni militari, come del resto sono emerse in altri Paesi alleati degli USA, che strinsero accordi analoghi alla fine della Seconda Guerra Mondiale (Italia compresa).

Associata alla Naval Communication Station Harold E. Holt vi è la città di Exmouth, che fu costruita proprio per servire i militari della base e le loro famiglie. Oggi si tratta di un luogo turistico particolarmente apprezzato, soprattutto dagli appassionati di immersioni e snorkeling. La base, essendo coinvolta in operazioni di massima segretezza, suscita un grande alone di fascino e mistero nei visitatori, anche alla luce della sua spettacolare forma esagonale, che occupa un territorio complessivo di circa 400 ettari.

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