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Cos’è l’anticiclone dell’Atlantico e perché porterà le temperature fino a 20 gradi a dicembre

Nei prossimi giorni e almeno fino a Natale è atteso l’arrivo di una gigantesca area di alta pressione sull’Italia, che porterà bel tempo e temperature più alte della media, con picchi di 20 °C in montagna. si tratta di un anticiclone proveniente dall’Atlantico: ecco cos’è e perché in questo caso è anomalo.
A cura di Andrea Centini
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Un anticiclone. Credit: Wikipedia
Un anticiclone. Credit: Wikipedia

A partire da domenica 17 dicembre 2023 è atteso sull'Italia l'arrivo di un enorme campo di alta pressione, un'anomalia talmente eccezionale da determinare temperature fino a 20 gradi sulle montagne, come in primavera. Si tratta di un anticiclone proveniente dall'Oceano Atlantico, ribattezzato dai media per l'occasione “Anticiclone di Natale”: secondo le previsioni, infatti, i suoi effetti potrebbero estendersi fino ai giorni di festa e oltre. Non è tuttavia chiaro se si tratti del classico anticiclone delle Azzorre legato al bel tempo e al Sole sullo Stivale, fenomeno che nelle ultime decadi, in estate, viene sempre più spesso soppiantato dall'anticiclone Africano caratterizzato da temperature opprimenti e insopportabili.

La Rete Meteo Amatori sottolinea che in questo periodo siamo alle prese con una fase di “saliscendi” della famosa area di alta pressione legata all'arcipelago portoghese. Secondo il portale meteorologico, dunque, sarebbe proprio l'anticiclone delle Azzorre a coinvolgere l'area mediterranea nel weekend tra il 16 e il 17 dicembre, portando a un aumento delle temperature in Italia. Il meteorologo Mattia Gussoni de ilmeteo.it, d'altro canto, in una recente intervista ha parlato di un più generico anticiclone proveniente dall'Oceano Atlantico, senza fare riferimento a quello ben noto delle Azzorre. Del resto non è l'unico anticiclone che si forma sull'Oceano Atlantico. Indipendentemente dal nome e dalla sua origine, come indicato da Gussoni l'anticiclone in arrivo "sarà eccezionale e potrebbe durare almeno fino a Natale, se non di più", "sia per la grandezza, sia per le masse d'aria calde contenute al suo interno".

Ma perché è così eccezionale? Al di là delle dimensioni, il meteorologo ha spiegato che a circa 1.500 metri di quota questa gigantesca bolla di alta pressione è caratterizzata da temperature ben 10 °C più elevate della media di questo periodo, un dettaglio che determinerà anche un aumento delle temperature superficiali sull'Italia. Pertanto, specifica Gussoni, si attendono picchi di anche 20 °C in montagna “come a inizio maggio”, massime fino a 15 °C al Centro e fino 16 °C nel Mezzogiorno. Per quanto riguarda il Settentrione i valori sono invece incerti a causa della potenziale presenza di nebbia e nubi basse. Grazie all'alta pressione, fortunatamente, il bel tempo dovrebbe dominare su quasi tutto lo Stivale almeno fino a Natale. Ma cos'è esattamente un anticiclone Atlantico?

Il National Weather Service della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l'agenzia federale statunitense deputata al monitoraggio di clima, atmosfera e oceani, spiega che un anticiclone è una zona atmosferica caratterizzata da una circolazione di venti su larga scala attorno a una zona centrale ad alta pressione, che ruota in senso orario nell'emisfero settentrionale (boreale) e in senso antiorario nell'emisfero meridionale (australe). Questi vortici, di grandi dimensioni, si formano per la discesa dell'aria più fredda e pesante verso il suolo, il cui movimento rotatorio è legato ai moti celesti della Terra. Come suggerisce in nome, gli anticicloni sono l'opposto dei cicloni, conosciuti anche come uragani o tifoni in base all'origine geografica. Si tratta di vortici atmosferici caratterizzati da violentissime perturbazioni e sono legati alla bassa pressione, al maltempo, a venti impetuosi e precipitazioni abbondanti. Gli anticicloni, d'altro canto, sono associati all'alta pressione, quindi al bel tempo e al Sole. Ma non necessariamente al caldo.

Come evidenziato dallo UK Enviromental Change Network, infatti, gli anticicloni invernali – come quello con cui avremo a che fare nei prossimi giorni – sono legati a un abbassamento delle temperature poiché i venti spazzano via la copertura nuvolosa e di conseguenza il potere riscaldante associato alle nubi. In pratica, determinano le classiche giornate invernali terse, limpide e gelide (con le notti ancora più fredde). Anche per questo la grande figura barica che sta per raggiungerci in questo weekend è anomala, dato che oltre al bel tempo porterà anche temperature più ben più elevate per il periodo di riferimento. Gli anticicloni invernali sono associati anche alla formazione di nebbia e brina nella notte, come evidenziato dall'agenzia britannica.

L'anticiclone delle Azzorre non è l'unico a influenzare il clima italiano (ci sono anche il già citato Africano e lo Scandinavo) ma è indubbiamente il più famoso e citato proveniente dall'Oceano Atlantico. Conosciuto anche come Azores High, “è una regione anticiclonica semi-permanente con un'alta pressione relativamente consistente sopra l'Oceano Atlantico a circa 30° N di latitudine in inverno”, evidenzia weatheronline.co.uk. È una figura barica dinamica, non fissa, che si sposta e modifica nel corso dell'anno, i cui confini vengono definiti da una corrente a getto a diversi chilometri di altezza. Si pensa che il riscaldamento globale sia alla base della sua soppressione estiva in favore dell'anticiclone Africano. Come indicato, secondo la Rete Meteo Amatori sarebbe proprio l'anticiclone delle Azzorre a portare nei prossimi giorni il significativo incremento delle temperature nel periodo natalizio su larga parte dello Stivale.

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