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Cos’è il laser Dragonfire, l’arma che distrugge bersagli aerei con precisione assoluta

Si tratta di un cannone laser ad alta energia sviluppato e testato nel Regno Unito, dove ha recentemente dimostrato di poter abbattere bersagli aerei a oltre 3 km di distanza.
A cura di Valeria Aiello
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Un tempo prettamente dominio della fantascienza, la tecnologia delle armi laser ha fatto molti passi in avanti, non solo in Paesi come Russia e Stati Uniti. Nel Regno Unito sono infatti iniziati i test di un nuovo dispositivo ad energia diretta da laser, chiamato Dragonfire, un’arma progettata per fornire difesa aerea a corto raggio e protezione ravvicinata per le navi militari. Simile a un cannone, il Dragonfire è in grado di tracciare bersagli aerei con una precisione “eccezionalmente elevata”, secondo quando riferito dal consorzio che ha portato avanti il suo sviluppo, guidato dalla società britannica specializzata in sistemi missilistici MBDA e composto da Leonardo UK, QinetiQ, Arke, BAE Systems, Marshall e GKN. Un ultimo test, condotto la scorsa settimana presso il poligono militare di Porton Down, nel Wiltshire, ha fornito una nuova prova della sua infallibilità, puntando, tracciando e distruggendo un drone a oltre 3 chilometri di distanza. Il suo raggio laser da 50 kW può tuttavia colpire bersagli molto più piccoli, delle dimensioni di una moneta, che viaggiano alla velocità del suono.

Come funziona il laser Dragonfire per la difesa aerea della Marina britannica

Il Dragonfire, rivelato per la prima volta alla conferenza Defence and Security Equipment International (DSEI) del 2017 a Londra, è allo stato attuale un prototipo testato in scenari operativamente rappresentativi. Si tratta dunque di un’arma a energia diretta da laser (LDEW) che, in qualità di dimostratore, è utilizzata per verificare le potenziali applicazioni all’interno delle forze armate britanniche. Progettata per fornire difesa aerea a corto raggio e protezione ravvicinata per le navi militari, include capacità di identificazione, monitoraggio, dissuasione di una potenziale minaccia, oltre a poter danneggiare o annientare un attacco in arrivo.

Il raggio laser, integrato in una torretta per facilitare l’acquisizione degli obiettivi a varie distanze e in diverse condizioni meteorologiche su terra e acqua, può quindi neutralizzare bersagli aerei e marittimi con precisione eccezionalmente elevata. “I risultati finora ottenuti sono stati impressionanti, con una precisione millimetrica mantenuta a lungo raggio – fanno sapere da Leonardo – . Il prossimo passo sarà maturare questa tecnologia e svilupparla in una suite di capacità pronta per il campo di battaglia.

Dragonfire utilizza una tecnologia di combinazione dei raggi all’avanguardia per produrre un singolo laser ad alta potenza e con grande portata effettiva. Ciò è ottenuto, in parte, grazie all’uso di decine di fibre di vetro, sebbene l’approccio tecnico completo rimanga riservato. Come premesso, il laser e i relativi sistemi di puntamento, tra cui una telecamera elettro-ottica e un secondo laser a bassa potenza per l’imaging e il tracciamento, sono montati su una torretta. Secondo quanto riferito, il laser è nella classe di potenza di 50 kW ed è progettato per difendere obiettivi terrestri e marittimi da minacce come missili ipersonici e mortai. Il fabbisogno energetico viene soddisfatto da un sistema di accumulo di energia a volano (FESS), un'innovazione congiunta Regno Unito-USA di recente sviluppo.

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