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C’è una spettacolare cometa dorata nel cielo: come e a che ora vedere C/2025 K1 (ATLAS)

La cometa C/2025 K1 (ATLAS) presenta una rara e affascinante colorazione dorata, secondo gli esperti probabilmente a causa della bassa concentrazione di composti a base di carbonio. A che ora e come vedere l’astro chiomato dall’Italia.
A cura di Andrea Centini
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Una rappresentazione della cometa dorata C/2025 K1 (ATLAS) generata dall’IA
Una rappresentazione della cometa dorata C/2025 K1 (ATLAS) generata dall’IA

Il cielo di novembre è impreziosito da un'altra bellissima cometa, C/2025 K1 (ATLAS), che incredibilmente risulta essere dorata. L'astro chiomato, infatti, nelle immagini astrofotografiche non si presenta con la classica livrea in blu o in verde, come accade per la maggior parte di questi affascinanti oggetti celeste, ma è ‘vestita' con una tonalità preziosa, dovuta molto probabilmente alla scarsità di elementi a base di carbonio, come spiegato dall'astrofisico Tony Phillips sul portale spaceweather.com.

A che ora e come vedere la cometa dorata dall'Italia

L'oggetto, come riportato sul portale aerith.net del cacciatore di comete giapponese Seiichi Yoshida, è stato scoperto il 24 maggio dal programma di ricerca Asteroid Terrestrial-Impact Last Alert System (ATLAS), lo stesso che all'inizio di luglio ha individuato anche il famoso oggetto interstellare 3I/ATLAS, il terzo dopo 1I/'Oumuamua e 2I/Borisov. La mappa interattiva di TheSkyLive indica che la cometa C/2025 K1 (ATLAS) attualmente sta viaggiando tra la costellazione della Vergine e del Leone; dall'Italia in questi giorni è visibile nel cielo orientale tra le 02:30 circa (ora di Roma) fino a poco prima dell'alba. L'oggetto non è visibile senza strumenti ottici, considerando che la sua magnitudine – la luminosità apparente – secondo il portale specializzato astrovanbuitenen.nl oggi 3 novembre 2025 è di + 10.7, ciò significa piuttosto distante dal limite di osservabilità per l'occhio umano, ovvero + 6.0 (ricordiamo che la magnitudine si basa su una scala inversa, quindi più basso è il valore, anche negativo, maggiore è la luminosità).

La posizione della cometa dorata nel cielo di Roma alle 04:30 del mattino circa. Credit: TheSkyLive
La posizione della cometa dorata nel cielo di Roma alle 04:30 del mattino circa. Credit: TheSkyLive

Tra gli astrofili che stanno seguendo la cometa C/2025 K1 (ATLAS) vi è lo statunitense Dan Bartlett, di cui potete vedere le immagini sul profilo di astrobin.com o sul gruppo Facebook ICQ Comet Observations. Gli ultimi scatti, catturati da June Lake in California, mostrano la splendida colorazione dorata dell'oggetto. Ma perché ha questo aspetto raro e affascinante? Sul portale astronomerstelegram.org l'astronomo David Schleicher del Lowell Observatory ha spiegato che i dati fotometrici ottenuti dal telescopio Hall indicano bassi livelli di tutti i composti contenenti carbonio rispetto alle concentrazioni di OH, a differenza di quanto si osserva comunemente nelle comete. Il dottor Schleicher evidenzia che soltanto due comete conosciute hanno una simile composizione, ovvero la cometa Yanaka e la cometa 96P/Machholz 1.

Sembrerebbe essere proprio la scarsa concentrazione di carbonio a rendere “d'oro” la coda della cometa C/2025 K1 (ATLAS). “Alla luce del sole, i gas cometari diventano verdi a causa del carbonio biatomico (C2) e blu a causa del monossido di carbonio ionizzato (CO+)”, ha spiegato il dottor Philips. “Sottraendo questi colori, a quanto pare si ottiene l'oro. Non sappiamo esattamente perché, né se possa avere a che fare con il recente incontro ravvicinato con il Sole”, ha aggiunto l'esperto, facendo riferimento al perielio raggiunto lo scorso 8 ottobre, quando la cometa ha raggiunto una magnitudine di + 8.8 (sempre non visibile senza strumenti ottici).

Curiosamente, in occasione del perielio la cometa si sarebbe dovuta disintegrare a causa del grande avvicinamento al Sole, come suggerito da Dan Bartlett a spaceweather.com. Ma è sopravvissuta ed è possibile che proprio questo passaggio ravvicinato alla stella possa in qualche modo aver influenzato la sua peculiare colorazione. La cometa farà il suo passaggio più ravvicinato alla Terra lunedì 24 novembre, a una distanza di 1,193 UA (unità astronomiche), a circa 180 milioni di chilometri. Per l'occasione si stima una magnitudine di + 10.9, dunque alla portata di telescopi.

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