595 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Cancro al seno triplo negativo, speranze da vaccino che innesca una robusta risposta immunitaria

Un vaccino sperimentale innesca una robusta risposta immunitaria contro il cancro al seno triplo negativo, una forma aggressiva di carcinoma mammario difficile da trattare e che colpisce soprattutto le giovani donne. Speranze per una terapia efficace.
A cura di Andrea Centini
595 CONDIVISIONI
Immagine

I risultati del primo studio clinico sulla sperimentazione di un rivoluzionario vaccino forniscono nuove speranze contro il cancro al seno triplo negativo, una delle forme più aggressive e difficili da contrastare. L'innovativa terapia sperimentale, infatti, ha innescato una robusta risposta immunitaria nelle pazienti e non ha provocato effetti collaterali severi, centrando gli obiettivi principali del (piccolo) trial clinico. Si tratta di un potenziale passo in avanti significativo nella lotta contro questa malattia oncologica.

Il cancro al seno triplo negativo, che colpisce principalmente le giovani donne e rappresenta tra il 10 e il 20 percento delle diagnosi complessive di carcinoma mammario, si chiama così perché le sue cellule tumorali sono prive dei recettori legati a due ormoni (estrogeni e progesterone) e non producono un eccesso della proteina HER2, un recettore per il fattore di crescita epiteliale. Poiché si tratta dei bersagli principali delle più efficaci e recenti terapie contro il cancro al seno, è chiaro che il triplo negativo risulta essere particolarmente problematico da combattere, evidenziando una carenza di opzioni terapeutiche che deve essere colmata. Il nuovo vaccino potrebbe contribuire in modo significativo a superare questo problema.

A mettere a punto l'innovativo preparato la società biotecnologica statunitense Anixa Biosciences, Inc., che lo sta testando in stretta collaborazione con l'autorevole Cleveland Clinic e col finanziamento del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Esattamente come tutti gli altri, il vaccino sulla stimolazione del sistema immunitario, che viene addestrato a riconoscere e colpire specifici antigeni, nel caso specifico una proteina chiamata α-lattoalbumina e che si trova nella grande maggioranza delle cellule tumorali del carcinoma mammario triplo negativo.

Nello studio clinico di Fase 1 sono state arruolate sedici donne cui era stata diagnosticata questa forma si cancro; hanno ricevuto tre dosi del vaccino sperimentale, che sono state somministrate a due settimane di distanza l'una dall'altra. L'obiettivo dello studio non era valutare l'efficacia anti cancro del preparato, bensì rilevare la risposta immunitaria e la tolleranza in base al dosaggio. Per quanto concerne la risposta del sistema immunitario, i ricercatori si sono concentrati sulla misurazione dell'interferone gamma (IFNγ) e dell'interleuchina 17 (IL-17), che sono due indicatori dell'immunità cellulare, ovvero la risposta delle cellule T che uccidono le cellule tumorali. È stata osservata anche la risposta umorale delle cellule B, cioè la produzione di anticorpi neutralizzanti.

Come indicato in un comunicato stampa pubblicato da Anixa Biosciences, Inc., la maggior parte delle pazienti vaccinate ha mostrato una robusta risposta immunitaria, con un aumento statisticamente significativo dei due indicatori sopraindicati. La dose che ha dato i migliori risultati è stata quella composta da 10 mcg di α-lattoalbumina e 10 mcg di zymosan, considerata la massima tollerata (alto dosaggio). Come indicato, non sono state rilevate reazioni avverse al vaccino e nemmeno dolori muscolari, sintomi simil-influenzali o valori di laboratorio alterati. L'unico effetto collaterale significativo rilevato è stata l'irritazione nel sito dell'iniezione. Si tratta di risultati molto positivi che lasciano ben sperare sul prosieguo della ricerca, anche se l'efficacia contro il carcinoma mammario triplo negativo è tutta da dimostrare negli studi clinici di Fase 2 e 3.

“I dati del nostro studio di Fase 1 fino ad oggi hanno superato le nostre aspettative e siamo soddisfatti dei nostri progressi. Questo vaccino è progettato per indirizzare il sistema immunitario a distruggere le cellule tumorali del TNBC (acronimo di cancro al seno triplo negativo NDR) attraverso un meccanismo che non è mai stato utilizzato in precedenza per lo sviluppo di un vaccino contro il cancro”, ha dichiarato il dottor Amit Kumar, presidente e amministratore delegato di Anixa Biosciences. “C'è un ampio bisogno insoddisfatto di prevenire il TNBC, una forma aggressiva di cancro al seno con poche opzioni terapeutiche mirate disponibili”, gli ha fatto eco il dottor Budd della Cleveland Clinic. “Siamo incoraggiati dai dati raccolti fino ad oggi e non vediamo l’ora di determinare la dose ottimale di vaccino in ulteriori coorti di pazienti. La nostra speranza è che gli studi futuri dimostrino che le risposte delle cellule T antigene-specifiche che abbiamo osservato si traducono nella prevenzione delle recidive del cancro al seno”, ha concluso l'esperto.

Il vaccino sarà sperimentato anche in combinazione con l'anticorpo monoclonale anti cancro pembrolizumab per verificare i potenziali benefici del trattamento sinergico. I dettagli del trial clinico “Phase I Trial of alpha-lactalbumin vaccine in high-risk operable triple negative breast cancer (TNBC) and patients at high genetic risk for TNBC” sono stati presentati al San Antonio Breast Cancer Symposium.

595 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views