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Balena rischia di esplodere su una spiaggia: scienziati interrompono autopsia in corso

I ricercatori hanno dovuto interrompere l’autopsia su una balenottera comune spiaggiata in Irlanda a causa del rischio di esplosione. Com’è possibile.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Irish Whale and Dolphin Group
Credit: Irish Whale and Dolphin Group

Un esame necroscopico (autopsia) sulla carcassa di una balena spiaggiata in Irlanda è stato interrotto per il rischio che lo sfortunato cetaceo potesse esplodere. Potrebbe sembrare assurdo, ma l'esplosione di una balena morta è un evento che rientra nel novero delle possibilità. Il processo di decomposizione a causa dei batteri, infatti, può far accumulare grandi quantità di gas nelle cavità dei cetacei; quando la pressione non è più sopportabile dall'elasticità dei tessuti, può verificarsi un evento esplosivo. Potete osservare il fenomeno in questo video (le immagini potrebbero disturbare un pubblico impressionabile)

Un evento celebre, o meglio, famigerato, accadde nel 2004 a Taiwan, quando un esemplare di capodoglio (Physeter macrocephalus) morto dopo lo spiaggiamento esplose su un camion mentre veniva trasportato in un laboratorio di ricerca. L'esplosione del mammifero marino – il più grande predatore terrestre che raggiunge i 18 metri di lunghezza massima – avvenne mentre il mezzo transitava nella città di Tainan, lasciando per strada visceri e fluidi putrescenti e dall'odore nauseabondo. Molti furono investiti dal grasso e dal sangue dell'animale. “Che cosa orribile. Questo sangue e le altre parti fuoriuscite in strada sono disgustose e l'odore è veramente terribile”, dichiarò alla BBC uno dei presenti.

Tornando alla balena in Irlanda, si tratta di una sfortunata balenottera comune (Balenoptera physalus) spiaggiatasi a Baile Uí Chuill Strand, Ballinskelligs nella notte tra sabato 8 e domenica 9 luglio. Il corpo del cetaceo di circa 18 metri è stato raggiunto da una squadra di biologi marini e medici veterinari dell'organizzazione Irish Whale and Dolphin Group (IWDG), secondo cui l'animale era già deceduto da diverse settimane. Non è dunque giunto a riva in vita, come accaduto per gli oltre 50 globicefali spiaggiati sull'isola di Lewis in Scozia (tutti morti eccetto uno), ma era già morto da tempo e con un processo di decomposizione in fase avanzata all'interno.

Tra i ricercatori che hanno condotto ispezioni sulla carcassa dell'animale la dottoressa Stephanie Levesque, a capo del team di studio. La scienziata ha dichiarato all'Irish Examiner che aveva già prelevato campioni di fanoni, grasso e pelle, ma mentre era intenta a raccogliere del tessuto muscolare ha sentito dei rumori poco raccomandabili, che le hanno suggerito di sospendere il prelievo. “Mi esploderà in faccia se vado più in profondità”, ha detto di aver pensato in quei momenti. E così l'autopsia sulla balenottera è stata interrotta. Si spera che i campioni biologici raccolti siano d'aiuto per ottenere informazioni più precise sullo sfortunato gigante del mare (non si esclude che possa essere semplicemente morto di vecchiaia).

Ricordiamo che le balenottere comuni sono il secondo animale più grande della Terra dopo la gigantesca balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), che può superare i 33 metri di lunghezza massima (le comuni si fermano attorno ai 25 metri). Sebbene si tratti di una specie classificata come vulnerabile (codice VU) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), Norvegia e Islanda le cacciano ancora, o almeno, le cacciavano fino a pochissimo tempo fa. L'Islanda ha recentemente interrotto la caccia commerciale per ragioni di benessere animale, ma nel 2022 ne ha ucciso oltre 150 balene.

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