Iniziata la missione Onu-Opac per distruggere le armi chimiche della Siria
Prenderà il via nei prossimi giorni la grande operazione di smantellamento dell'arsenale chimico della Siria. La base operativa degli specialisti dell'Onu si troverà a Damasco, mentre un'altra arretrata a Cipro. Lo ha spiegato Ban ki-Moon, segretario generale delle nazioni Unite, che ha spiegato che la missione sarà guidata da un "coordinatore civile speciale" che avrà il rango di vice segretario. Una ventina di specialisti, dell'Onu e dell'Opac (‘Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche).
Ban ki-Moon ha spiegato che la missione avrà una durata inferiore a un anno e " si sforzerà di portare a termine un'operazione che non è mai stata tentata prima". ""Sarà necessario che la missione attraversi le linee del fronte, in alcuni casi controllate da gruppi armati che sono ostili a tali missioni comuni". La quantità di armi da eliminare è pari a circa mille tonnellate: "Sono pericolose da maneggiare, pericolose da trasportare e pericolose da distruggere. Le mie due priorità – ha continuato il segretario – saranno di eliminare il programma siriano di armi chimiche e garantire la sicurezza del personale della missione congiunta".
Il numero uno dell'Onu prevede che l'operazione di disarmo chimico avverrà "in tre fasi", di cui la prima già iniziata con la "piena collaborazione" del governo siriano. La seconda fase, fino al 1 novembre, dovrebbe consentire la distruzione di tutti gli impianti di produzione delle armi chimiche. L'ultima, dal 1 novembre al 30 giugno 2014, sarà " la più difficile": la distruzione di circa 1.000 tonnellate di prodotti tossici ripartiti su una quarantina di siti.
