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In Siria “crimini contro l’umanità”, Assad isolato anche dai paesi islamici (VIDEO)

L’Onu parla di violenze indiscriminate del regime di Assad, anche da parte dei ribelli ma “meno gravi”. L’Organizzazione dei paesi islamici, intanto, esclude diplomaticamente la Siria: “Non possiamo accettare un regime che massacra il suo popolo”.
A cura di Susanna Picone
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L’Onu parla di violenze indiscriminate del regime di Assad, anche da parte dei ribelli ma “meno gravi”. L’Organizzazione dei paesi islamici, intanto, esclude diplomaticamente la Siria: “Non possiamo accettare un regime che massacra il suo popolo”.

Il rapporto dell’Onu sulla crisi siriana boccia l’operato di Assad e le continue violenze commesse in 17 mesi di conflitto. Parla di omicidi, torture e gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, tra cui delitti illegali, arresti, violenze sessuali, saccheggi e ancora altri reati che in breve vengono riassunti parlando di “crimini contro l’umanità”, quelli di cui si è macchiato l’esercito della Siria in guerra contro i ribelli. Crimini di cui si macchiano però anche gli stessi ribelli, l’Onu afferma come la violenza infatti sia da entrambe le parti, ma la Commissione d’inchiesta giudica i loro reati meno gravi di quelli di Assad. Nel documento viene specificato che “le responsabilità dei ribelli siriani non raggiungono la gravità, la frequenza e l’intensità” di quelle dell’esercito e delle forze di sicurezza. L’indagine dell’Onu ha coperto un periodo che va dal 15 febbraio al 20 luglio, sono state effettuate interviste sul campo e a Ginevra con rifugiati siriani fuggiti dalle violenze, gente in mezzo a grandi difficoltà.

Assad è sempre più solo: l’Oci sospende la Siria –  “Il mondo islamico non accetta un regime che attacca il suo popolo con carri armati e aerei, uccide i suoi bambini e distrugge le sue città”, le parole di commento del segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione islamica, Ekmeleddin Ihsanoglu, rendono ancor più chiara la situazione siriana. Parole pronunciate al vertice straordinario dei paesi musulmani alla Mecca durante il quale hanno deciso di sospendere il Paese di Assad dall’Organizzazione. I membri dell’Oci, fanno sapere tramite il comunicato finale del vertice, hanno concordato sulla “necessità di fermare immediatamente gli atti di violenza in Siria e di sospendere questo paese” dall’Oci. È necessario per loro “stare lontani dai conflitti settari”.

Solo l’Iran contro la sospensione della Siria – È stata l’Arabia Saudita che ha guidato l’impegno arabo per isolare diplomaticamente la Siria e che ha sostenuto l’appello dell’opposizione a ottenere le armi per combattere Assad, contrario alla sospensione si è invece confermato solo l’Iran. Parlando con i giornalisti al termine del vertice il segretario dell’Oci ha detto che “non è emerso un appoggio per un intervento militare esterno” in Siria. Il mondo musulmano, da quanto emerge, è dunque a favore di una soluzione pacifica in Siria, vuole la fine dello spargimento di sangue e rifiuta una degenerazione del problema in un conflitto confessionale.

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