Ilva, i Pm chiedono un mandato di arresto europeo per Fabio Riva

La Procura della Repubblica di Taranto ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari di emettere un mandato di arresto europeo nei confronti di Fabio Riva, l'imprenditore ricercato dal 26 novembre perché indagato nell'ambito dell'inchiesta a carico dei vertici dell'Ilva di Taranto per disastro ambientale. Un atto atteso visto che Riva si era reso irreperibile dopo l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip a novembre, con accuse che vanno dall'associazione a delinquere al disastro ambientale all'avvelenamento di alimenti. Del resto Riva era stato ufficialmente dichiarato latitante dal Gip dopo che il verbale di vane ricerche della Guardia di finanza incaricata di cercarlo in tutto il Paese ha accertato la sua irreperibilità in Italia. Appena pochi giorni fa i legali di Fabio Riva avevano recapitato una lettera in cui il figlio del patron delle acciaierie Ilva diceva di essere in Inghilterra e di essere pronto a mettersi a disposizione delle autorità locali anche se da allora non si è fatto più sentire né vedere quindi la scelta dei Pm di procedere chiedendo un mandato europeo.
Clini e lo spostamento di alcune abitazioni del quartiere Tamburi – A Taranto intanto fa discutere la proposta del Ministro Clini di evacuare il quartiere Tamburi uno dei quartieri più esposti alle contaminazioni dello stabilimento siderurgico. Dopo le polemiche a seguito delle sue parole e lo stesso Clini a chiarire che "Nessuna evacuazione forzata, nessuna deportazione per gli abitanti del quartiere Tamburi di Taranto" è prevista, ma c'è solo una trattativa avviata con le autorità cittadine in cui è stato ipotizzato "di delocalizzare alcune delle strutture abitative che sono più esposte ai rischi della contaminazione ambientale