Il Quirinale contro Bondi: “Dichiarazioni irresponsabili”

Non sono piaciute al Quirinale le parole del coordinatore del Pdl Sandro Bondi sul caso della Sentenza Mediaset che ha condannato Silvio Berlusconi a quattro anni di carcere con interdizione dai pubblici uffici. "L'Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti" aveva tuonato Bondi attirando le attenzioni del Quirinale, a cui tra l'altro i capigruppo del Pdl vogliono fare appello per chiedere la grazia per il Cavaliere. Parole dure, che nel primo pomeriggio vengono criticate apertamente da ambienti del Quirinale che parlano di "dichiarazioni irresponsabili". Non si è fatta attendere neanche la controreplica dello stesso Bondi che ha commentato: "Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale. E non accetto di essere indicato come un irresponsabile".

Le parole di Bondi comunque sono state criticate apertamente anche dal Pd con toni tutt'altro che concilianti. "La richiesta di grazia è un'irricevibile provocazione, quella di mettere sotto controllo politico la magistratura è altrettanto irricevibile e le parole di Bondi sono al limite dell'eversivo" ha commentato ad esempio il vice ministro dell'Economia Stefano Fassina. Parla ironicamente di colpo di sole invece Bruno Tabacci che ha dichiarato: "Qualcuno chiami un medico per Sandro Bondi che evoca la guerra civile, si tratta di un evidente caso di colpo di sole". Nella diatriba si è inserito anche il segretario della Lega Nord Roberto Maroni, che su twitter ha scritto: "Il PdL evoca la guerra civile, il Pd lo accusa di eversione. E questa sarebbe una maggioranza di governo? Letta go home, elezioni subito".