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Il Pdl contro i saggi di Napolitano: “Governo o voto”. Alfano: “La casa brucia”

Continuano a piovere critiche sulla scelta dei “saggi” da parte del Colle: quasi tutti i partiti esprimono delle perplessità e in particolare è quello di Berlusconi a essere duro nei confronti della decisione di Napolitano.
A cura di Susanna Picone
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Continuano a piovere critiche sulla scelta dei “saggi” da parte del Colle: quasi tutti i partiti esprimono delle perplessità e in particolare è quello di Berlusconi a essere particolarmente duro nei confronti della decisione di Napolitano.

Se da un lato, in difesa dei saggi del Colle, è intervenuto il portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dall’altro continuano a piovere delle critiche nei confronti delle decisioni del Quirinale. Già a caldo, quando Napolitano ha rivelato i nomi dei saggi, quasi tutti i partiti hanno espresso delle perplessità a proposito. Dal Pdl, con Cicchitto che ha dato un ultimatum a tale proposta, al Pd che, in accordo col il Pdl e tramite Franceschini ha parlato di una scelta non risolutiva, a Grillo che ha invece detto no “ai badanti della democrazia”. E anche nel giorno di Pasquetta è il Popolo della Libertà a mostrarsi particolarmente critico nei confronti del Capo dello Stato. Renato Brunetta ribadisce la necessità di un esecutivo di larghe intese o di un ritorno veloce alle urne e c’è anche il coordinatore Sandro Bondi a dire perché, secondo il Pdl, non si può andare avanti ancora con il governo Monti: "Non si può condividere l'affermazione del Presidente della Repubblica secondo cui un governo il Paese in questo momento ce l'ha e può lavorare. Il governo della precedente legislatura, se pur in carica per ragioni formali, non ha alcuna legittimazione non avendo ottenuto la fiducia del nuovo Parlamento".

La difficile missione dei saggi al via tra le polemiche – Per Cicchitto, ancora, questo non è il tempo di “governi che sopravvivono a se stessi per l’ordinaria amministrazione”. L’auspicio del partito di Berlusconi è che sia il nuovo Capo dello Stato che il nuovo governo siano eletti con il concorso delle principali forze politico-parlamentari che considerano un valore il principio della governabilità: “Nel caso in cui ciò sia reso impossibile per responsabilità del Pd non sono possibili surrogati”. Anche Giorgia Meloni, fondatrice di Fratelli d’Italia, critica i saggi di Napolitano: “Con tutto il rispetto per il presidente, di cui non metto in dubbio la buona fede, stiamo ripercorrendo gli stessi errori che hanno consentito la nascita del governo Monti”, così l’ex ministro della Gioventù del governo Berlusconi.

E in serata Alfano aggiunge: "I saggi facciano presto. Riteniamo opportuno che il presidente Napolitano riprenda le consultazioni con le forze politiche, e che le stesse forze politiche riprendano a parlarsi. La casa brucia e non sarebbero comprensibili altri rinvii e dilazioni".

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