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Morta rifiutando la chemio, il padre: “Uccisa da pressione di medici e giudici”

Lino Bottaro, il padre di Eleonora, la ragazza diciottenne di Bagnoli di Sopra, in provincia di Padova, morta di leucemia dopo aver rifiutato la chemioterapia in un’intervista: “L’hanno assillata, tediata, è stata violentata da quegli “esperti” che non le davano tregua. Tutti volevano metterle le mani addosso perché lei voleva sfuggire ai loro metodi di cura”. Una tensione che ” l’ha fatta finire in una situazione dalla quale non ne è più uscita… Si è indebolita e poi… il tracollo”.
A cura di C. T.
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"Mia figlia ha rifiutato soltanto la chemioterapia. E l’ha fatto perché aveva visto morire una sua cara amica". L'ha ribadito in un'intervista al Corriere del Veneto Lino Bottaro, il padre di Eleonora, la ragazza diciottenne di Bagnoli di Sopra, in provincia di Padova, morta di leucemia dopo aver rifiutato la chemioterapia. "Era andata in Svizzera – ha spiegato l'uomo – per sfuggire alla minaccia del tribunale dei minori e dei medici che volevano sottoporla coattivamente a quel tipo di trattamento. Lei implorava solo di essere curata in qualunque modo, purché non le capitasse di soffrire come la sua amica. I medici svizzeri non hanno fatto altro che continuare con le altre cure tradizionali, le stesse che funzionavano quarant’anni fa, prima che la chemioterapia divenisse un imperativo. È stata trattata solo con cortisone e altri farmaci". Dopo quelle cure, Eleonora "era tornata in perfetta salute, non aveva alcun valore alterato. Lo dimostrano le carte di cui siamo in possesso". A ucciderla, quindi, secondo il padre sarebbero stati "la pressione esercitata dal tribunale e dai medici, gli anatemi che le hanno lanciato contro. L’hanno assillata, tediata, è stata violentata da quegli “esperti” che non le davano tregua. Tutti volevano metterle le mani addosso perché lei voleva sfuggire ai loro metodi di cura". Una tensione che " l’ha fatta finire in una situazione dalla quale non ne è più uscita… Si è indebolita e poi… il tracollo".

I genitori hanno ribadito che quella di rinunciare alla chemio è stata una libera scelta della figlia. In una lettera la ragazza aveva scritto: "Chiedo ai miei genitori di proteggermi. Non me la sento di restare nell’ospedale dove tre anni fa è morta una mia cara amica, non me la sento di restare qui. Sulla base delle mie conoscenze sono più i morti dopo la chemioterapia rispetto a quanti al giorno d’oggi sono ancora in vita. La serie di rischi ed effetti collaterali mi hanno fatto riflettere sulle conseguenze di queste cure". "A un certo punto perfino io e mia moglie avevamo ceduto alle pressioni e stavamo valutando la possibilità di sottoporla a un primo ciclo di chemio. Pensi che sciocchi che siamo stati… Ma non c’è stato verso: proprio non voleva. I giudici l’hanno anche interrogata per sapere se era pazza oppure se i pazzi erano i suoi genitori", ha spiegato l'uomo, secondo cui "la leucemia è rigenerazione": "È una fase di nuova vita: chi la supera diventa un uomo nuovo, chi non la supera muore". I Bottaro sono contrari ai vaccini e seguaci delle teorie del dottor Hamer, un ex medico tedesco radiato nel 1986, arrestato e condannato per frode, artefice di quella che chiama "nuova medicina germanica".

Al funerale di Eleonora il parroco Angelo Tinello si è rivolto direttamente al padre – che non era presente – e alla madre di Eleonora "Noi speravamo. Abbiamo sperato e pregato. Noi speravamo, nonostante le dicerie dei giornali e di certa gente. Voi avete fatto di tutto perché Eleonora guarisse, fino alla fine". Le dicerie cui si riferisce sono il parere contrario di tutti i medici che volevano provare a curare quel tipo di leucemia che porta alla guarigione in quattro casi su cinque, e quello del giudice del tribunale per i minorenni, che aveva tolto la patria potestà ai genitori.

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