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Il governo M5S-Lega diminuirà davvero le tasse ai cittadini?

Di quanto diminuirà la pressione fiscale per i contribuenti grazie all’introduzione della Flat Tax per le partite Iva? Stando alle tabelle allegate Draft Budgetary Plan inviato alla Commissione europea, la risposta a questa domanda è una sola: nel complesso, non diminuirà affatto. Anzi, in alcuni casi aumenterà.
A cura di Charlotte Matteini
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La legge di bilancio, la cosiddetta "manovra del Popolo" com'è stata ribattezzata dal vicepremier Luigi Di Maio, stando alle intenzioni si propone di diminuire le tasse ai cittadini italiani, in particolare grazie all'introduzione della Flat Tax per le Partita Iva e di alcune agevolazioni per le imprese. A conti fatti, però, di quanto diminuirà la pressione fiscale per i contribuenti? Stando alle tabelle allegate Draft Budgetary Plan inviato alla Commissione europea, la risposta a questa domanda è una sola: nel complesso, non diminuirà affatto.

Proviamo a capire per quale motivo, nonostante le agevolazioni fiscali proposte, la situazione rimarrà pressoché identica. In sostanza, secondo le previsioni contenute nel documento ufficiale che delinea la manovra finanziaria per il 2019, l'anno prossimo la pressione fiscale sarebbe dovuta salire al 42,2%, mentre con l’intervento dell'attuale esecutivo rimarrà invariata al 41,8%.

L'introduzione della Flat Tax per le Partite Iva – che prevede un'aliquota pari a 15% fino a 65.000 – sarà accompagnata dalla cancellazione di ACE e IRI e dall'introduzione della mini-Ires con aliquota al 15% su investimenti e assunzioni. La Flat Tax avrà un finanziamento pari a 1,7 miliardi di euro, Ace e Iri valevano invece circa 3 miliardi di euro, mentre per la mini-Ires è previsto uno stanziamento pari a 2 miliardi di euro. L'introduzione di Flat Tax e Mini-Ires, accompagnata dall'abolizione di Ace e Iri, ovvero l'incentivo per la ricapitalizzazione delle aziende lanciato nel 2011 e l’imposta sul reddito imprenditoriale al 24%, porterà a un aumento delle tasse per le imprese, perché le platee interessate non sono sovrapposte né sovrapponibili.

Come spiega Il Sole 24 Ore, anche se molti contribuenti beneficeranno della mini-IRES, molti si troveranno ad affrontare una perdita:

Prendiamo – ancora una volta – il caso di un’azienda-tipo, tra le tante che avevano scommesso sull’Iri, la Riletti Autotrasporti Snc (si veda il terzo esempio in alto): prelevando per i soci solo 150mila dei 500mila euro di reddito, avrebbe dovuto versare solo 84mila euro di Iri sulle somme lasciate in azienda. La conferma della tassazione Irpef, invece, costa 75mila euro in più. Con un salto di tax rate da 27,57 a 42,27 per cento. E l’incremento dell’aliquota Ires effettiva è misurabile nel caso dell’eliminazione dell’Ace.

La Flat Tax per Mario Rossi, tecnico informatico con 55mila euro di ricavi potrebbe tradursi in circa 2.600 euro di minori imposte; anche se Paolo Bianchi, artigiano che commercia e ripara moto, potrebbe vedere quasi raddoppiato il prelievo totale a 10.300 euro, complice l’indetraibilità dell’Iva.

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