Il giallo delle tre ragazze rapite in USA: aborti e gravidanze nella casa degli orrori

Emergono nuove verità sul caso delle tre donne rapite da adolescenti e segregate per dieci anni in una casa di Cleveland, nell'Ohio. Le autorità hanno perquisito quella che i media americani hanno già definito la "casa degli orrori". Secondo l'emittente locale Newsnet5, nella casa di Seymour Avenue ci furono "diverse gravidanze" e almeno una delle ragazze subì due o tre aborti e perché era malnutrita. Secondo una fonte della polizia, nell'abitazione di Ariel Castro – l'unico dei fratelli ad abitarvi; gli altri due, Pedro (54) e Oneil (50), risiedevano altrove e tutti e tre sono stati arrestati – nacquero almeno 5 bambini. Non è chiaro se le fonti di polizia abbiano incluso tra i cinque anche la bambina di 6 anni liberata ieri con Amanda Barry (madre di quest'ultima), Gina DeJesus e Michelle Knight. C'è però da dire che, secondo i media americani, almeno 3 dei bambini nati nella casa non sarebbero sopravvissuti. Una delle fonti ha raccontato all'emittente Wkyc Tv che i tre fratelli picchiavano le ragazze quando queste rimanevano incinte e per questo le gravidanze si interruppero. Non è chiaro cosa accadde dopo, così come non sono chiare la cause del decesso dei bambini nati.

L'Fbi ha concluso i primi interrogatori delle tre giovani sequestrate e della bambina di 5 anni e prevede di interrogare già oggi i tre fratelli sospettati di averle tenute segregate nella casa. C'è da dire che le responsabilità per quanto accaduto in questi 10 anni nella casa di Cleveland ricadono anche sulla polizia che non avrebbero indagato abbastanza, nonostante le segnalazioni dei vicini, che già due anni fa, avevano denunciato avvenimenti sospetti nel quartiere. In particolare, come le donne venissero legate e fatte camminare a quattro zampe al guinzaglio nude nel cortile della proprietà di Castro, trascinate dai tre uomini.