Il corteo dei No Tav da Bussoleno a Susa [VIDEO]

E' terminata intorno alle 17 la marcia dei No Tav da Bussoleno a Susa, per ribadire il dissenso alla Torino-Lione. Oltre cinquantamila, secondo gli organizzatori, le persone che dalle 13.30 hanno affollato la Statale 25. Una folla pacifica di famiglie, anziani e giovani che hanno sventolato bandiere, striscioni e cartelli contro la stazione internazionale dell'alta velocità. C'erano anche alcuni carri allegorici (uno contro la Banca centrale europea e l'altro contro il Governo Monti), ma anche trampolieri e trattori Alcuni manifestanti hanno marciato simbolicamente con le stampelle per manifestare solidarietà nei confronti di Guido Fissore, l'amministratore comunale di Villar Focchiardo arrestato dopo essersi opposto alle forze dell'ordine proprio con una gruccia, in occasione delle proteste al cantiere di Chiomonte. In coda al corteo lo striscione degli amici e dei parenti dei 26 militanti arrestati lo scorso mese per gli scontri durante le manifestazioni dell'estate 2011. Presenti anche gli anarchici e i centri sociali.

MARCIA PACIFICA, MA ORA SI TEMONO ESPROPRI -Il procuratore Gian Carlo Caselli diventato nemico numero uno del Movimento, proprio per la convalida del fermo degli attivisti, ieri aveva lanciato un appello: «Si evitino quelle violenze che con il movimento No Tav non devono avere nulla a che fare». Ma oggi non vi è stato davvero alcun momento di tensione. Uno dei punti più critici del corteo era lo svincolo che conduce all'autostrada verso l'autoporto di Susa, nei pressi del cantiere della Maddalena, dove lo scorso dicembre una corteo No Tav aveva bloccato l'autostrada. Ma stavolta i manifestanti hanno tirato dritto senza problemi. Presente anche il metereologo di Che Tempo Che Fa, che ha dichiarato: «oggi si dimostra la grande vitalità dei cittadini non solo del luogo, ma anche italiani. Ci sono dati scientifici che dimostrano l'inutilità di questa linea». E intanto si guarda già a martedì, quando il cantiere di Chiomonte dovrebbe essere ampliato, per poter dare il via allo scavo del tunnel pilota della Torino-Lione. Ma il leader dei No Tav Alberto Perino non vuole sentir parlare di "esproprio": «Chiamiamo le cose col loro nome. Questa settimana verra' occupata militarmente un'altra area della Maddalena».