Il cancro è tornato, i genitori della bimba sono disperati: “Ci servono 220mila euro per salvarla”
I genitori della piccola Eden Eyre, 3 anni, sono disperati dopo aver appreso che il cancro che affliggeva la piccola ha una probabilità dell'82% di tornare entro due mesi. La bimba sta attualmente combattendo contro un neuroblastoma al quarto stadio ad alto rischio. Ora l’obiettivo di Billy ed Emma Eyre è raccogliere 200.000 sterline per poter portare la figlia negli Stati Uniti per un trattamento salva-vita. Ovviamente non c’è molto tempo per trovare quella somma. "È stato un momento assolutamente devastante e traumatico per noi come famiglia e la nostra battaglia continua ad essere più difficile", hanno detto i genitori.
Ad Eden è stato diagnosticato il cancro nel luglio 2016, dopo aver notato che la bambina normalmente “frizzante, energica e felice" era "diventata fondamentalmente un guscio di se stessa". A peggiorare le cose, il fatto che la famiglia era in procinto di cambiare casa per trasferirsi a Nottingham. Ma le cure di Eden hanno richiesto un immediato spostamento a Londra. "È stato terribile, sono stati costretti ad abbandonare l’appartamento che avevano preso in affitto. Si sono ritrovati senzatetto. Tutto è successo nel momento peggiore possibile”, ha detto a Metro.co.uk la zia di Eden, Natasha Sidhu, di Isleworth. E dopo mesi di chemioterapia, trasfusioni di sangue e altri trattamenti intensivi, la famiglia è stata colpita da un’altra cattiva notizia.
Il tumore di Eden è particolarmente aggressivo e c’è una probabilità dell'82% che possa tornare. "Ci hanno dato una piccola finestra di tempo di due mesi, in cui Eden va sottoposta a delle cure specialistiche", ha detto Natasha. Alla piccola va somministrata una vaccinazione bivalente che è disponibile solo negli Stati Uniti ed è costosissima. Per questo motivo è stata aperta una pagina facebook e un'altra sul sito JustGiving per raccogliere fondi. “Questo obiettivo è di vitale importanza per la famiglia, sono anche determinati a fare in modo che Eden viva una vita quanto più normale possibile” dice la zia.