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I rider avranno un contratto di lavoro. Esulta Luigi Di Maio: “Mia battaglia, sono felice”. I fattorini protestano

Le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti e le associazioni datoriali annunciano il contratto per i rider. Esulta Luigi Di Maio: “Quella per i diritti dei Riders è stata la mia prima battaglia da ministro del Lavoro. Sono felice. La settimana prossima convocherò un nuovo tavolo con tutti i soggetti coinvolti, proprio a partire dai Riders, per verificare i passi in avanti fatti”.
A cura di Charlotte Matteini
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I rider avranno un contratto di lavoro. Secondo quanto annunciato dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti e le associazioni datoriali, i fattorini potranno avere un riconoscimento contrattuale nell'ambito del CCNL della logistica, trasporti merci e spedizioni. "La figura del rider era stata introdotta per la prima volta nell’ultimo rinnovo del Ccnl avvenuto lo scorso 3 dicembre, la cui stesura dell’articolato, rinviata a una successiva trattativa, si è conclusa oggi. Nel merito il contratto prevede tutte le tutele, salariali, assicurative, previdenziali, tipiche del rapporto subordinato e quelle contrattuali come assistenza sanitaria integrativa e bilateralità. I rider sono inquadrati con parametri retributivi creati appositamente", spiegano i sindacati.

L’orario di lavoro sarà flessibile e potrà essere sia full time che part time, con 39 ore settimanali distribuibili in massimo 6 giorni a settimana e con un minimo giornaliero di 2 ore e fino a un massimo di 8, con la possibilità di coniugare la distribuzione urbana delle merci con il lavoro in magazzino. Saranno inoltee totalmente a carico delle aziende i Dpi (Dispositivi di protezione individuale), come caschi e pettorine catarifrangenti. Inoltre, sarà anche istituita una contrattazione di secondo livello.

"Abbiamo completato il percorso iniziato con il rinnovo del Ccnl Logistica del 3 dicembre scorso e ora anche i rider sono tutelati. In questi mesi abbiamo valutato attentamente tutti gli elementi e le esigenze emerse dalle parti, per rappresentare al meglio la figura professionale del rider che ha sfaccettature variegate", hanno commentato Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.

Esulta il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio: "Quella per i diritti dei Riders è stata la mia prima battaglia da ministro del Lavoro. Sono felice che il confronto tra sindacati e associazioni datoriali sia andato avanti come da me auspicato. La settimana prossima convocherò un nuovo tavolo con tutti i soggetti coinvolti, proprio a partire dai Riders, per verificare i passi in avanti fatti".

La replica dei rider

"Ieri è stato inserito nel contratto collettivo nazionale della logistica un articolato apposito che definisce la professionalità del rider come lavoratore subordinato. Ma cosa cambia nell'immediato per i ciclofattorini? Nulla! Tanto le aziende di food delivery continuano ad applicare contratti deboli come i cococo e le prestazioni occasionali e non rientrano fra le firmatarie dell'accordo. Il problema resta sempre lo stesso: finché i rider non saranno riconosciuti come lavoratori subordinati dalle piattaforme quel contratto rimarrà sulla carta. In ogni caso, forti di questa parziale novità, al prossimo tavolo nazionale ribadiremo con ancora più forza al governo e alle piattaforme le nostre posizioni: estensione della nozione di subordinazione come nella proposta originaria del governo e applicazione del CCNL della logistica per garantire tutele e diritti a tutti i rider. Non è più il tempo di scherzare: la pacchia per chi ci vuole continuare a sfruttare deve finire ora e non a parole ma nei fatti", scrivono su Facebook gli attivisti di Rider Union Bologna.

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