I giudici: “Stamina è un’enorme truffa scientifica pericolosa per la salute”
Il metodo Stamina è "un'enorme truffa scientifica" e per di più è potenzialmente pericolosa per i pazienti su cui viene praticata. Lo scrive il giudice torinese per le udienze preliminari, Giorgio Potito, nelle motivazioni della sentenza con cui sono stati condannati, rispettivamente a 6 mesi e a 2 anni di carcere , l’ex dirigente Aifa Carlo Tomino e l’ex socio di Davide Vannoni, Marcello La Rosa. Secondo il Gup infatti è stata accertata "L'assoluta inutilità e inconsistenza del metodo" Stamina e la "potenziale pericolosità e nocività dello stesso per i pazienti che vi venivano sottoposti". Nell'ambito dello stesso procedimento, svoltosi col rito abbreviato, Vannoni ha patteggiato una condanna a un anno e dieci mesi. Hanno patteggiato anche altri sei imputati, mentre i medici degli Spedali Civili di Brescia, andranno a processo con rito ordinario nel giugno 2016.
Secondo il Gup l'attività di Stamina "si è sempre svolta al di fuori dalla normativa vigente". Dalle indagini "emerge chiaramente come l'attività del gruppo Vannoni, per tutto il periodo in cui si è protratta (ossia tra il 2007 e il 2014) ed in tutte le sedi in cui si è dislocata, si sia sempre svolta del tutto al di fuori della normativa vigente, presentando peraltro aspetti di segretezza incompatibili con le più elementari regole deontologiche che dovrebbero disciplinare l'attività medica" scrive il Gup. Anche in base alle consulenze tecniche disposte durante il processo, il giudice conclude che "si deve ritenere che sia stata raggiunta la prova non solo dell'inutilità e della mancanza di fondamento scientifico del cosiddetto metodo Stamina, ma anche alla potenziale nocività e pericolosità dello stesso".
