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I giudici: “Lega predicava contro malcostume altri partiti ma Bossi prese soldi pubblici”

Umberto Bossi era “consapevole concorrente se non addirittura istigatore delle condotte di appropriazione del denaro” avvenuta per “scopi personali”, secondo le motivazioni depositate dai giudici di Milano sulla condanna all’ex leader della Lega. Il suo movimento “raccoglieva consensi opponendosi al malcostume dei partiti tradizionali”, ma nonostante questo Bossi ha usato a “fini personali” il denaro.
A cura di Stefano Rizzuti
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Predicare bene e razzolare meglio: l’esempio lampante di questo modo di dire, secondo i giudici di Milano, è quello di Umberto Bossi, condannato dal tribunale lombardo alla condanna di due anni e tre mesi per aver usato fondi di partito a scopo personale. Bossi, secondo le motivazioni della sentenza del processo ‘The Family' depositate dal tribunale, è stato “consapevole concorrente se non addirittura istigatore delle condotte di appropriazione del denaro” del Carroccio.

Soldi provenienti “dalle casse dello Stato” e utilizzati per “coprire spese di esclusivo interesse personale suo e della sua famiglia”. La condanna dei giudici è anche politica: il suo movimento, infatti, è cresciuto “raccogliendo consensi opponendosi al malcostume dei partiti tradizionali”, ma nonostante questo Bossi ha usato a “fini personali” il denaro.

Lo scorso 10 luglio Bossi era stato condannato insieme al figlio Renzo con l’accusa di aver usato fondi del partito a fini personali: insieme a loro fu condannato a due anni e sei mesi anche l’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito. Nelle motivazioni il giudice spiega ancora che “non si può ignorare il disvalore delle condotte” contestate ai tre e “poste in essere con riferimento alle elargizioni provenienti dalle casse dello Stato”.

Secondo quanto emerso dalle indagini dell’allora procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dei pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, tra il 2009 e il 2011 Belsito si sarebbe appropriato di circa 2,4 milioni di euro e Bossi avrebbe speso quasi 210mila euro con i fondi del partito. Bossi si disinteressava dei conti economici dedicandosi alla politica e, secondo i giudici, non si rendeva neanche conto “dell’ammontare di tali spese”.

Bossi è stato condannato anche dal tribunale di Genova a due anni e sei mesi in un processo parallelo sulla stessa vicenda. Insieme a lui nell'inchiesta era coinvolto Francesco Belsito, condannato a quattro anni e dieci mesi. Inoltre, la procura di Genova ha disposto anche la confisca di 48 milioni di euro alla Lega.

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