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Tra le vittime dell’Hotel Rigopiano Linda Salzetta, aveva scritto: “Non ci libereranno”

La ragazza lavorava al centro benessere dell’hotel. A indicare ai soccorritori dove cercarla era stato il fratello manutentore sopravvissuto alla tragedia perché si trovava all’esterno dell’hotel al momento della valanga.
A cura di Antonio Palma
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Tra le ultime vittime recuperate dalle macerie dall'Hotel Rigopiano di Farindola c'è anche quello di Linda Salzetta, sorella 31enne di Fabio, il manutentore "tuttofare" dell'albergo che è scampato la tragedia assieme a Giampiero Parete perché si trovava all'esterno dell'hotel al momento della valanga. È stato proprio il fratello a indicare ai soccorritori dove scavare e dove potessero trovarsi i tanti dispersi intrappolati tra le macerie. Dopo una notte al freddo in macchina con l'altro sopravvissuto infatti era stato fondamentale nelle prime ore di lavoro dei soccorritori perché profondo conoscitore della struttura e quindi tutti gli spazi al suo interno.

Ai vigili del fuoco aveva indicato anche la zona dove cercare la sorella nei pressi della cucina: e proprio in quel punto la ragazza é stata trovata. Linda Salzetta come il fratello infatti lavorava all'Hotel Rigopiano di Farindola sul Gran Sasso e si occupava com estetista del centro benessere dell'hotel. Il suo corpo senza vita è stato recuperato dai soccorritori nel tardo pomeriggio di lunedì. Il cadavere è stato ritrovato in uno stanzino vicino alla zona della cucina e del bar dove ora si stanno concentrando le ricerche dei soccorritori.

Poco prima della tragedia la 31enne di Penne aveva mandato alcuni sms ad un'amica raccontando la sua angoscia. "Non ci libereranno" aveva scritto al termine di una conversazione nella quale raccontava la situazione dell'hotel.  "E per finire terremoto, spero di tornare a casa", aveva scritta alle 16.09. La risposta dell'amica: "Mammamia tesoro speriamo che oggi è tutto, stai tranquilla, noi combattiamo con l'acqua,fammi sapere come procede". Linda però ribatte con un inquietante "non ci libereranno. E con il pensiero di casa che sta crollando tutto". Di solito faceva la spola tra Penne e l'hotel, ma da quando aveva cominciato a nevicare abbondantemente aveva deciso di fermarsi a dormire al Rigopiano per non dover percorrere ogni giorno la strada innevata.

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