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Gruppo Veronesi premia 8mila dipendenti: 8.000 euro ciascuno in 4 anni

Si tratta del premio di produttività variabile concordato con le parti sindacali nei vari contratti integrativi e che viene erogato, per il 2018, a partire dal mese febbraio.
A cura di Biagio Chiariello
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8.000 euro ciascuno in 4 anni: è il premio che Gruppo Veronesi, azienda con sede a San Martino Buon Alberto (Verona) che si occupa della produzione di mangimi fino alla trasformazione e distribuzione delle carni e dei salumi, ha stabilito nei confronti dei propri dipendenti.  Si tratta del riconoscimento di produttività variabile – fa sapere la stessa società – concordato con le parti sindacali.

Il gruppo offre la possibilità di scegliere come percepire il premio: in busta paga oppure convertendolo in welfare. E in tal senso le aree coperte spaziano dall’assistenza sanitaria a quello dell’assistenza sociale, dall’istruzione alla previdenza complementare ai voucher per acquisti e buoni benzina, fino alla ricreazione e allo sport. Tra i benefici anche i tablet per gli studenti, baby-sitting, micronidi e gestione del tempo libero. Gli 8mila dipendenti del Gruppo Veronesi hanno tempo fino al 15 febbraio per decidere se aderire al piano welfare e quindi volontariamente convertire una parte o la totalità del premio. Ognuno di loro può anche decidere di non convertire il premio: in questo caso, naturalmente, l'importo viene erogato con le relative trattenute di legge. Il piano welfare si applica già ad oltre l'80% dei dipendenti e verrà proposto a tutte le persone del Gruppo in occasione dei prossimi rinnovi contrattuali.

“Con questi premi di produttività abbiamo voluto coinvolgere tutte le risorse al raggiungimento degli obiettivi strategici – ha dichiarato Giuliano Allegri, Direttore Risorse Umane del Gruppo Veronesi – Quella del welfare aziendale costituisce una sfida importante: si tratta di misure che contribuiscono a bilanciare le esigenze lavorative con la vita privata. Per rispondere ai bisogni di un Gruppo costituito da una molteplicità di realtà con differenti esigenze, abbiamo optato per un piano di welfare completo che spazia dall'assistenza sanitaria all'istruzione, dalla previdenza complementare ai servizi per il tempo libero. Il welfare aziendale sta divenendo sempre più il cosiddetto secondo pilastro dello Stato sociale: ogni impresa è chiamata a rispondervi per mettere a fattore comune le risorse pubbliche e quelle private e andare, cosi, incontro alle esigenze della persona".

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