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Grecia, Schaeuble: “Atene fuori dall’euro per 5 anni”

Il Parlamento ellenico dà il via libera alla proposta di accordo coi creditori. Il premier difende il nuovo piano, ma il suo partito appare diviso. Ancora scettici i ministri dell’Eurogruppo.
A cura di Susanna Picone
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Ore 18.30 – Secondo fonti dell'Eurogruppo il ministro dell'economia tedesco Schaeuble avrebbe proposto che la Grecia uscisse dall'Euro per i prossimi 5 anni.

Ore 16.30 – Il Ministro delle Finanze tedesco Schaeuble, a margine dell'Eurogruppo sulla Grecia, ha dichiarato: "I negoziati saranno incredibilmente difficili perché le cifre delle proposte greche non sono credibili".  Un alleggerimento del debito "non è previsto dai Trattati europei", ribadisce. E ancora: "Non vedo come potremo raggiungere facilmente un accordo", visto che il governo greco "ha fatto di tutto per minare la fiducia".

Ore 15.45 – Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo, a pochi minuti dall'inizio del vertice ha dichiarato: "Sarà un incontro abbastanza difficile, ancora non ci siamo, ci sono molte critiche alle proposte greche sulla sostanza e un grosso problema di fiducia". Il governo greco, insiste, deve "mostrare grande impegno per ricostruire la fiducia". Toni non propriamente ottimistici anche da Padoan: "Trovare un accordo sulla Grecia non sarà facile" ma "siamo qui con uno spirito costruttivo". "Il cammino non è facilissimo ma sicuremente ce la metteremo tutta", assicura Padoan. E precisa: oggi "non siamo qui per concludere un accordo, ma per verificare se ci sono le condizioni per avviare un negoziato".

Ore 13.20 – Ex troika sul piano di Atene: “Una base, fare di più” – L'Eurogruppo ha ricevuto la prima valutazione delle istituzioni dell'ex Troika delle misure proposte dalla Grecia. A renderlo noto è il portavoce del presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. L'esame è stato compiuto in base all'articolo 13 del trattato sull'Esm, il fondo salvastati a cui Atene ha fatto richiesta per un programma di aiuti di tre anni. I ministri delle finanze dell'eurozona discuteranno se dare il loro ok sulla base di questa valutazione. Sempre secondo la valutazione delle istituzioni dell'ex Troika – riporta la Frankfurt Allgemeine Sonntagszeitung (Fas)- le proposte da 12 mld presentate da Atene costituiscono “una base per il negoziato” ma serviranno “misure supplementari” per raggiungere gli obiettivi di bilancio e maggiori riforme.

Il parlamento greco ha approvato nella notte fra venerdì e sabato una mozione che permette alle proposte di riforme del governo di Alexis Tsipras di essere usate come base per negoziati con i creditori internazionali. L'assemblea di 300 membri ha approvato la mozione a maggioranza. Syriza, il partito del premier, si è però diviso: alcuni parlamentari si sono allontanati (fra questi l'ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis), alcuni astenuti e altri hanno votato contro. Secondo quanto si apprende da fonti europee, i creditori della Grecia ritengono che l'ultima proposta presentata da Atene sia sufficientemente buona per essere la base di un nuovo finanziamento per 74 miliardi di euro, di cui 58 da Esm e 16 dal Fmi. Oggi e domani i leader europei si incontreranno con i negoziatori greci per discutere il nuovo piano di aiuti. La prima riunione dell’Eurogruppo si terrà oggi alle 15 a Bruxelles e dopo tanti mesi potrebbe dunque portare a un accordo. La Germania non si è ancora espressa sul piano ma ha ribadito la necessità dell'incontro di domani.

Le parole di Tsipras – “Non sto svendendo la Grecia. L’accordo non è ciò che avevamo promesso, e neppure ciò in cui crediamo. Dobbiamo avere il coraggio di ammettere che il programma che ci viene chiesto è molto difficile da accettare, ma è pur sempre migliore di quello precedente. I sei mesi di questo governo sono stati sei mesi di guerra. Abbiamo combattuto, abbiamo perso e insieme abbiamo vinto. Non posso nascondervi che la situazione è difficile, tremenda per la nostra società. Siamo a un passo dal fallimento, questo accordo almeno ci restituisce dignità. Per la prima volta non avremo più Troika, avremmo davanti tre anni di tranquillità che potrebbero attirare gli investitori, darci respiro e stabilità. Non svendo il Paese”, ha detto il leader di Syriza difendendo il nuovo piano.  “Questo piano è migliore rispetto a quello che ci era stato presentato”, ha continuato Tsipras sottolineando come sia necessario accettare questo compromesso “perché da qui si aprirebbe un campo minato”. Dopo il voto, il premier ellenico ha manifestato la propria soddisfazione per il fatto di aver ricevuto “un forte mandato per completare i negoziati e ottenere un accordo economicamente attuabile e socialmente equo”.

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