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Golfo dell’Oman, in fiamme due petroliere colpite da siluri

Le petroliere Altair, battente bandiera delle Isole Marshall, e Kokuka, battente bandiera di Panama, sarebbero state prese di mira da un attacco con siluri e sono andate a fuoco. Tratti in salvo tutti i membri degli equipaggi. Le navi erano dirette in Giappone.
A cura di Davide Falcioni
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Due petroliere che stavano navigando al largo del Golfo dell'Oman sono state prese di mira da un attacco e sono andate a fuoco. Lo riferiscono Reuters e l'iraniana Press tv, citando fonti ben informate sugli incidenti. I natanti sono la Altair, battente bandiera delle Isole Marshall, e la Kokuka, battente bandiera di Panama. Tutti i membri degli equipaggi sono stati evacuati. Fonti locali hanno spiegato alla tv iraniana Al-Alam che sono state udite forti esplosioni provenienti dall'area. La Quinta Flotta degli Stati Uniti, situata nel Bahrein, ha reso noto di aver ricevuto una richiesta di soccorso da due petroliere "attaccate" nel golfo dell'Oman. Lo riferisce un comunicato della marina militare americana, indicando che si è trattato di "due allarmi distinti, uno alle 6.12 del mattino e un altro alle 7 del mattino (ora locale)". "Le navi americane – prosegue il comunicato – sono sul posto e forniscono assistenza". Stando a quanto riferisce il giornale specializzato Tradewinds, una terza petroliera, la norvegese Frontline, è stata colpita da un siluro al largo di Fujairah, porto negli Emirati arabi. La notizia non ha tuttavia trovato finora una conferma ufficiale.

L'attacco potrebbe avere conseguenze a livello internazionale; il ministro del commercio nipponico Hiroshige Seko ha infatti commentato la vicenda spiegando che le due petroliere trasportavano carichi "collegati al Giappone". "Ho avuto informazioni che le due navi con carico diretto in Giappone sono state attaccate vicino allo Stretto di Hormuz", ha detto Seko, proprio quando Shinzo Abe è in Iran come primo premier giapponese in visita dal 1979, nel tentativo di mediare nelle tensioni con gli Stati Uniti.

Il Golfo dell’Oman sorge vicino allo Stretto di Hormuz, una passaggio di fondamentale importanza strategica attraversato da una parte significativa del greggio prodotto in Medio Oriente. Da anni l'area è interessata da grandi tensioni tra Iran e Stati Uniti. L'attacco – se confermato – non sarebbe il primo della regione: il 12 maggio scorso infatti quattro petroliere che si trovavano al largo degli Emirati Arabi Uniti furono attaccate da un "attore statale", come lo definì il governo emiratino. Gli Stati Uniti incolparono l’Iran, accusandolo di voler alzare la tensione nel Golfo Persico. In attesa di chiarimenti sull'episodio di oggi il prezzo del petrolio è aumentato del 4 per cento.

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