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Gli studenti oggi in piazza per ritornare ad essere protagonisti della vita pubblica

Oggi in programma diverse manifestazioni in numerose città italiane organizzate dalle associazioni studentesche per protestare contro i tagli alla scuola pubblica e il precariato.
A cura di Antonio Palma
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Oggi in programma diverse manifestazioni in numerose città italiane organizzate dalle associazioni studentesche per protestare contro i tagli alla scuola pubblica e il precariato.

Giornata di grandi proteste oggi per il mondo della scuola. In programma diverse manifestazioni in tutta Italia. A scendere in piazza gli studenti ma anche docenti e personale ausiliario dei sindacati di base che oggi hanno indetto lo sciopero nazionale. Le proteste sono contro il Governo e il Ministero dell’istruzione rei di aver indebolito sempre di più la scuola pubblica con tagli ai bilanci, ma anche per contestare la politica del presente che toglie il futuro ai giovani.

Ad organizzare le manifestazioni che danno il via ad un autunno caldo di proteste contro il Governo sono  stati tutte le associazioni studentesche dall’Unione degli universitaria all’Unione degli studenti alla Rete degli studenti medi. Lo slogan comune dei giovani scesi on piazza è “Ora i conti li fate con noi!”, una promessa che i giovani lanciano al mondo politico e istituzionale per ritornare a essere protagonisti delle scelte che li riguardano. Lotta dunque non solo contro i tagli alla scuola e contro lo sperpero di denaro pubblico, ma contro tutto quel sistema non meritocratico che regna nei “palazzi vuoti del governo, ormai pieni solo di corruzione e autoritarismo”.

Questa mattina prima della partenza del corteo di Roma, singolare protesta proprio contro il simbolo del potere politico Palazzo Chigi. Un gruppo di studenti armati di orologio e sveglie hanno voluto mettere a segno un  gesto simbolico per dare una scrollata a questo Esecutivo , per dire che “questa generazione non vuole che si perda altro tempo”. Il corteo ufficiale di Roma invece si concluderà proprio davanti alla sede del Miur per lanciare il definitivo grido di allarme per la scuola e il futuro dei giovani. La protesta racchiude anche la solidarietà ai dimostranti cileni, che oltreoceano sono impegnati in dure proteste contro il Governo e i tentativi di privatizzazione della scuola pubblica.

I giovani studenti però non vogliono solo dire No ma avanzano proposte concrete per un futuro diverso. Le loro richieste sono racchiuse in altrariforma, una serie di rivendicazioni per una scuola pubblica migliore e che permetta di guardare più serenamente al futuro dei giovani. Manifestazioni anche a Milano, Torino, Palermo e Napoli, ma anche in tantissimi altri capoluoghi più piccoli.

Quella di oggi sarà solo la prima di numerose proteste, la prossima manifestazione per il mondo della scuola è per sabato con il corteo della Cgil, sempre a Roma, per arrivare alla manifestazione internazionale  del 15 ottobre, lanciata dagli indignados spagnoli contro le politiche economiche delle istituzioni nazionali ed internazionali.

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