Gli anziani coniugi di Lignano Sabbiadoro massacrati da una 21enne cubana

Paolo Burgato, 69 anni, e Rosetta Sostero, 66, sono stati assassinati da Lisandra Aguila Rico, la 21enne cubana fermata questa notte dagli inquirenti. La giovane donna non ha retto all’interrogatorio e ha confessato il suo duplice omicidio. Lei è stata arrestata mentre risulta ancora ricercato il fratello, un 24enne che sarebbe coinvolto come lei. I due anziani coniugi di Lignano Sabbiadoro sarebbero stati uccisi in seguito a una rapina finita male, questo il movente del terribile massacro. La donna è stata fermata questa notte in Campania, lavorava come commessa vicino al negozio delle vittime in Friuli e, secondo gli inquirenti, presto sarebbe scappata in Slovenia. Alla responsabile dell’omicidio gli inquirenti sono giunti, dopo settimane di indagini, grazie all’uso di intercettazioni telefoniche e all’esame del Dna: quelle analisi avevano portato a individuare un uomo e una donna tra i responsabili del duplice omicidio.
La svolta dopo mesi di indagini – Le indagini sull’orrendo delitto dell’anziana coppia di Lignano Sabbiadoro sin dall’inizio erano apparse particolarmente complesse: Rosetta Sostero e Paolo Burgato sono stati trovati morti il 19 agosto scorso a casa loro. Erano stati uccisi a coltellate dopo aver subito torture nel garage della loro villa: avevano la gola tagliata. A casa loro erano state poi trovate ingenti somme di denaro che immediatamente avevano fatto pensare al tentativo di rapina. Forse la coppia aveva riconosciuto gli assassini (sia la donna arrestata che il fratello erano molto conosciuti a Lignano) e per questo motivo sarebbero stati uccisi. In queste settimane le indagini hanno però seguito diverse piste, fino alla svolta di questa notte e alla confessione della 21enne cubana. Ora proseguono per ricostruire la dinamica dei fatti e per trovare il fratello della donna. Ai carabinieri dell’Arma territoriale, quelli del Ros e dello speciale reparto Crimini violenti vanno i ringraziamenti “per l’eccellente lavoro svolto” da parte del figlio delle vittime e dal ministro Cancellieri.