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Giovani mettono la verginità all’asta per un “documentario”

Virgin Wanted è un reality lanciato dal film maker australiano Justin Sisley, il quale ha selezionato due giovani illibati che avranno una ricompensa di 20 mila euro ciascuno per mettere all’asta la propria verginità sul web.
A cura di Daniela Caruso
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Cercasi un ragazzo e una ragazza rigorosamente vergini. Questo è l'annuncio di un film maker australiano di nome Justin Sisley, il quale ha creato il sito Virgin Wanted per portare avanti la sua idea. I due giovani illibati selezionati avranno una ricompensa di 20 mila euro ciascuno per mettere all'asta la propria verginità sul web. Non mancano di certo i candidati che si sono fatti avanti per porter partecipare a questo "particolare" reality. Tra questi la 20enne Catarina Migliorini, che ha raggiunto offerte per 780 mila dollari, Alex Stepanov, invece 2,5 mila dollari. L'asta è scaduta il 15 ottobre ed è stata prorogata, però, fino ad oggi. I vincitori dell'asta potranno concedersi ore liete con i ragazzi e consumare il rapporto sessuale.

L'atto d'amore dovrà svolgersi su un aereo e rigorosamente filmato da una telecamera: ciò è quanto stabilito dalla Thomas William Productions. La società ha inventato questo stratagemma, affinché fosse esonerata da accuse di favoreggiamento alla prostituzione. Un contratto firmato è alla base dell'accordo tra la società di produzione e i due casti giovani, i quali guadagneranno il 90% della cifra raccolta attraverso l'asta. Catarina ha dichiarato di voler devolvere in beneficenza parte o, addirittura, l'intera somma guadagnata.

Il "documentario" è stato girato, in parte, a Las Vegas per aggirare le leggi antiprostituzione vigenti in Australia: Virgin Wanted, però, ha creato non poche polemiche nel Paese, dove è stato definito un progetto letteralmente "disgustoso". Bisogna anche sottolineare che nella città americana la prostituzione è comunque vietata. Sisley ha rivelato che il suo reality è "un documentario adatto al 21esimo secolo" e di avere "degli sponsor che hanno investito molti soldi nel progetto. E non l'avrebbero fatto se non fosse stato vero". Non è la prima volta che viene creato un sito incentrato sulla "prima volta": nel 1998, infatti, Ken Tipton mise online il portale "OurFirstTime.com su una coppia di presunti vergini diciottenni, che avrebbero dovuto condividere la prima notte insieme con gli internauti. Si scoprì, poi, che i due erano già sposati e avevano già consumato il loro primo rapporto sessuale. Il sito, comunque, ottenne molto successo e si trasformò in una piattaforma online per la diffusione di contenuti hard.

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