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Giallo sulla morte di Imane Fadil, il pm all’obitorio: “Non fate vedere il corpo a nessuno”

In attesa dell’autopsia sul cadavere della donna, deceduta il primo marzo in seguito ad avvelenamento da sostanza radioattiva, gli inquirenti hanno tassativamente vietato che il corpo venga visionato da chicchessia presso l’obitorio di Milano.
A cura di Davide Falcioni
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"Non farla vedere a nessuno". E' il messaggio dal tono perentorio scritto con un pennarello che compare sul fascicolo dell'obitorio di Milano dove si trova il corpo di Imane Fadil, una delle testimoni chiave del processo Ruby, deceduta il primo marzo e nel pomeriggio di quello stesso giorno trasferita dalla clinica Humanitas all'obitorio del capoluogo lombardo. Ad apporre la frase – come riporta Repubblica – è stato uno degli addetti del Comune, riportando l'ordine della Procura di non fare avvicinare nessuno, neppure amici e parenti, al cadavere della modella di 34 anni di origini marocchine da oltre due settimane ‘blindato' in attesa dell'autopsia. Il sospetto degli inquirenti, evidentemente, è che entrando in contatto con il corpo della donna qualcuno possa manipolare prove determinanti a risolvere il giallo sulla sua morte.

Resta dunque un alone di mistero sulla vicenda della modella marocchina teste del processo Ruby e che ieri l'ex premier Berlusconi ha negato di conoscere. Imane Fadil è morta il primo marzo scorso a causa di un mix di sostanze radioattive, come confermato dai primi risultati degli esami tossicologici. E come ha reso noto l'Ansa, in base alle cartelle cliniche sequestrate dalla Procura, la donna avrebbe confidato ai dottori della clinica Humanitas, dove era ricoverata, meno di due settimane prima del decesso, di temere di essere stata avvelenata. All'ipotesi che si sia tolta la vita non dà credito neppure l'avvocato della 34enne, Paolo Sevesi: "Non era il tipo che avrebbe potuto suicidarsi, Imane Fadil non era mai depressa – ha dichiarato -, combattiva fino all'ultimo. A chi avrebbe potuto dare problemi con le sue testimonianze? Pur avendo un'idea precisa, non posso parlarne perché sarebbe l'oggetto di un ipotetico movente", ha detto il legale.  Nel frattempo Silvio Berlusconi ha commentato: "Spiace che muoia sempre qualcuno di giovane. Non ho mai conosciuto questa persona e non le ho mai parlato". In realtà la trentaquattrenne in passato era stata otto volte ad Arcore per partecipare a cene eleganti, in due occasioni si era esibita nella danza del ventre e in un'altra aveva anche rifiutato di restare a dormire nella residenza dell'ex Premier con l’offerta di 5mila euro.

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