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Francia: auto diplomatica di un cardinale fermata con 4 chili di cocaina

La vettura era guidata da due cittadini italia sprovvisti di passaporti diplomatici. Il Vaticano ha subito preso le distanze da ogni responsabilità.
A cura di Davide Falcioni
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Una vettura diplomatica della Città del Vaticano è stata fermata domenica a Chambéry, in Francia, per un normale controllo di routine. Al suo interno però sono stati trovati ben 4 chili di cocaina purissima e 200 grammi di cannabis: secondo fonti attendibili l'automobile appartiene al cardinale argentino Jorge María Mejía, 91 anni, ma il suo segretario personale ha allontanato ogni sospetto sull'alto funzionario religioso. La macchina, infatti, sarebbe stata prestata pochi giorni prima a due italiani, di 30 e 41 anni: quest'ultimo si sarebbe recato in Spagna e – rientrando in Italia – avrebbe pensato di nascondere il carico di droga all'interno della vettura diplomatica, sicuro che in questo modo avrebbe facilmente eluso tutti i controlli.

La vicenda ha creato non poco imbarazzo in Vaticano, dove i funzionari si sono affrettati a prendere le distanze da ogni sospetto, ma non hanno potuto spiegare come mai una loro vettura fosse in mano a persone non autorizzate. La Santa Sede non ha comunque smentito l'accaduto, anzi ne ha persino dato notizia sull'agenzia stampa vaticana in lingua francese I.Media. I due cittadini italiani sono al momento in stato di fermo e giovedì mattina compariranno davanti al pubblico ministero, dove dovranno spiegare nei dettagli come sono andate le cose. Nel frattempo sono accusati di traffico internazionale di droga.

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