Foggia, Francesco potrà finalmente mangiare in mensa coi compagni di classe
Dopo l’appello lanciato online da sua madre, Francesco potrà finalmente mangiare in mensa coi compagni di classe. Il caso dell'alunno di una scuola elementare di Foggia costretto a rinunciare alla mensa perché affetto da paralisi cerebrale infantile e dunque non in grado di mangiare da solo, era stato denunciato dalla mamma venerdì scorso. A causa di tagli e organizzazione interna, infatti, quest'anno l'Oss che lo aveva aiutato per il pranzo l'anno scorso rischiava di non esserci costringendo il bimbo a tornare a casa. Nel suo sfogo, la donna aveva anche precisato che "indennità e assegno di cura percepite da Francesco servono per far fronte alle terapie extra, ovvero medicine, integratori, viaggi per visite specialistiche, infermieri e non per pagare un operatore socio sanitario che potesse seguire Francesco durante i pasti scolastici".
Dopo una mobilitazione da parte di tutti, compresa la scuola, si è riusciti a trovare una soluzione. L’istituto comprensivo frequentato da Francesco ha stipulato un accordo con l’A.p.s. ‘Pegaso Istituto Europeo' che metterà a disposizione quotidianamente della scuola due allievi tirocinanti del corso per operatori socio sanitari che assisteranno il ragazzino in tutte le operazioni connesse alla somministrazione del pasto in mensa. "Nonostante le operazioni di individuazione e di assegnazione degli operatori socio-sanitari non siano di competenza delle istituzioni scolastiche, la scuola ha portato a compimento un percorso, avviato da settimane, costellato da tentativi, battute di arresto e ricerche di collaborazioni, conseguendo un nuovo successo", hanno spiegato dall'istituto, aggiungendo: "Con questa iniziativa abbiamo voluto confermare il costante impegno sui temi dell’inclusione dell’intera istituzione scolastica".