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Fisco: accordo in vista con il Vaticano, il governo sta trattando

“Non c’è solo l’accordo fiscale con la Svizzera. Spero di recuperare un po’ di denari anche dalla Santa Sede, stiamo discutendo” ha spiegato il Premier. Il Vaticano conferma le trattative.
A cura di Antonio Palma
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"Non c'è solo l'accordo fiscale con la Svizzera. Spero di recuperare un po’ di denari anche dal Vaticano”. Ad annunciarlo è stato il premier Matteo Renzi nel corso di un'intervista all'Espresso. “Stiamo discutendo, ci sono molti italiani coinvolti e credo che la Santa Sede sia interessata a fare un repulisti" ha aggiunto il Presidente del Consiglio che dopo Svizzera e Liechtenstein ora ha nel mirino gli affari degli italiani con lo Ior, la Banca Vaticana. Quello del Premier è più di un auspicio visto che le trattative tra il nostro governo e la Santa Sede sono già in corso. In effetti dopo la diffusione delle affermazioni di Renzi, è arrivata anche la conferma del Vaticano. "Sono in corso colloqui in materia di depositi bancari e questioni fiscali ad essi collegate" ha infatti spiegato la Senta Sede all'Ansa, sottolineando che le discussioni in corso sono condotte dalla Segreteria di Stato vaticana. Renzi quindi sta concentrando molti dei suoi sforzi proprio in questo campo con l’intenzione di riportare in Italia altro denaro.

"Pezzi d'Italia sono già ripartiti"

Nella stessa intervista il Premier ha anche sottolineato come l’Italia abbia imboccato una buona strada per uscire dalla crisi e che “pezzi d'Italia che sono già ripartiti e che vanno più forte della Germania”. “Un anno fa avevamo dato un quadro in linea con le previsioni europee. A rallentare non è stata l'Italia ma è stata l'Europa, noi siamo migliorati rispetto al passato. I segnali positivi non bastano, ma se cancelliamo la paura possiamo farcela" ha dichiarato Renzi durante l’intervista. “Abbiamo un sistema pensionistico tra i più sostenibili e un sistema bancario molto solido, la nostra operazione sulle banche popolari lo rafforzerà ancora di più. A tutto questo vanno sommati i denari recuperati con il rientro dei capitali” ha aggiunto il Presidente del Consiglio che ha poi parlato di Pil. "Per il 2015 l'Ue ci assegna un più 0,6, Banca d'Italia più uno, Confindustria lancia cifre molto più positive. Noi abbiamo previsto un più 0,5: tutto quello che viene in aggiunta è un tesoretto che utilizzeremo" ha spiegato Renzi .

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