Firenze, papà uccide il figlio di un anno durante lite in casa: “Non ricordo nulla”

"Non ricordo nulla", così avrebbe risposto davanti ai giudici Niccolò Patriarchi, il 34enne toscano arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver ucciso a coltellate il figlioletto di appena un anno e ferito la convivente al culmine di una violenta lite domestica avvenuta nella sera del 14 settembre scorso nella loro abitazione di Sant'Agata, nel comune di Scarperia, nella città metropolitana di Firenze. Il 34enne, rinchiuso in isolamento nel carcere fiorentino di Sollicciano, è stato raggiunto in cella nella mattinata di lunedì dal giudice per le indagini preliminari Angela Fantechi che, al termine del colloquio di garanzia, ha convalidato il suo arresto e disposto nei suoi confronti la misura restrittiva della custodia cautelare in carcere.
Da quanto trapela, il 34enne, difeso dall'avvocato Caterina Manni, avrebbe affermato di aver un vuoto totale su quanto accaduto in casa nella serata di venerdì. L'uomo ha spiegato che non ricorda più nulla dal momento del suo ritorno a casa dopo il lavoro fino all'arrivo dei carabinieri che lo hanno arrestato. Ha ribadito solo di ricordare di essersi seduto sul divano dove poi è stato prelevato dai militari. Le accuse a suo carico però restano quelle di omicidio del figlio e di lesioni personali aggravate per aver ferito anche la compagna che attualmente resta ricoverata all'ospedale di Borgo San Lorenzo. Secondo l'accusa l'uomo si sarebbe scagliato inizialmente e per futili motivi proprio contro la moglie, pare già vittima di pestaggi nel recente passato. La donna però aveva in braccio il figlio più piccolo che stava accudendo e che è stato così accoltellato. Intanto il pm Fabio Di Vizio, titolare dell'inchiesta, dovrebbe conferire mercoledì prossimo l'incarico per l'esecuzione dell'autopsia sul corpo del bambino.