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Filippine, i sopravvissuti al tifone Haiyan senza acqua né cibo: “Come zombie”

Mentre il devastante tifone giunge in Vietnam, i sopravvissuti nelle Filippine sono alla disperata ricerca di aiuti. In uno scenario di devastazione arriva anche una notizia di speranza da Tacloban: una donna si è salvata e ha dato alla luce una bambina.
A cura di Susanna Picone
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Il bilancio delle vittime del tifone Hayan che ha colpito le Filippine sarebbe di oltre diecimila morti. La stima, che non è ufficiale, arriva man mano che i soccorritori stanno raggiungendo le zone colpite dalla furia della tempesta. Diecimila morti e sopravvissuti che “si muovono come zombie”, dicono i testimoni. Non c’è acqua, non c’è cibo e non ci sono medicine. Si stima che Haiyan abbia distrutto circa il 70%-80% delle strutture e delle coltivazioni sulla sua strada tra le province costiere di Leyte e Samar. Tacloban, capitale della provincia di Leyte, è totalmente distrutta. La gente vaga per le strade impazzita – racconta un testimone – per aver perso la famiglia o per cercare cibo: “Molti sono diventati aggressivi e violenti e vi sono saccheggi dappertutto. Entro una settimana, se qui non arrivano i soccorsi, moriremo tutti di fame”. Aiuti che arriveranno, secondo quanto annunciato, dall’America e dall’Europa. L’Unicef chiede un sostegno per consentire di rispondere alle esigenze di tutti i bambini e le famiglie colpite.

La “bimba del miracolo” nata nell’aeroporto devastato – Ma dalle Filippine devastate dal tifone arriva anche una notizia di speranza: una donna di 21 anni, Emily Ortega, ha partorito una bambina la cui nascita è avvenuta in una zona distrutta dell’aeroporto a Tacloban ed è stata salutata da applausi e auguri. Ad assistere la donna mentre partoriva c’erano i medici militari. La piccola è venuta alla luce in un letto fatto di legno compensato, in mezzo alla sporcizia a vetri rotti e ogni sorta di detriti. La giovane madre si trovava in un centro per evacuati quando il tifone Haiyan si è abbattuto sulla città e l'ha allagata. Ha dovuto nuotare per salvarsi, attaccandosi a un palo, per poi trovare rifugio all'aeroporto. Il marito a Manila non sapeva nulla di quanto accaduto. La donna ha deciso di chiamare la piccola Bea Joy in onore di sua madre Beatriz morta a causa del tifone. E intanto, lasciate le Filippine, il tifone Haiyan è arrivato in Vietnam accompagnato da venti a oltre 100 km orari. Ha sradicato alberi e portato via tetti di centinaia di casa, ma si è indebolito significativamente. Le autorità non hanno dato notizia di vittime.

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