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Fano, i sei bagnini-eroi: rischiano la vita per salvare due bimbe di 7 e 8 anni

Il dramma sfiorato a pochi metri dal punto esatto in cui l’anno scorso ha perso la vita un altro bagnino, Bigio Riccio. “Cosa dobbiamo fare per farvi capire che se c’è la bandiera rossa è pericoloso fare il bagno? Aspettiamo un’altra vittima?” si chiede ora Enzo Maggi, dell’associazione dei Bagnini Mare dentro.
A cura di B. C.
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Hanno salvato due bambine di 7 e 8 anni che rischiavano di morire nelle acque di Torrette di Fano, nelle Marche. Protagonisti sono sei bagnini elogiati da Enzo Maggi, dell'associazione dei Bagnini Mare dentro, che però non manca di lanciare qualche critica: "E' successo un'altra volta. Cosa dobbiamo fare per farvi capire che se c'è la bandiera rossa è pericoloso fare il bagno? Aspettiamo un'altra vittima?". Tra i bagnini-eroi c’è Fabio Battistelli, 43 anni, tra i primi ad accorgersi del dramma che si stava consumando a pochi metri dal punto esatto in cui l’anno scorso ha perso la vita il bagnino eroe Bigio Ricci. “Io sono stato chiamato in supporto – racconta al Resto Del Carlino il bagnino che ora vigila nel tratto che era affidato a Bigio -. Davanti al Playa c’erano queste due bambine spaventate perché la tramontana aveva trascinato il loro materassino molto velocemente. In acqua verso riva c’era la madre che urlava e pregava. Cesare Berardi e Federico Tombari sono andati a prenderne prima una, poi l’altra, vicino agli scogli. Leggermente ferite. Dall’altra parte degli scogli c’erano altri due bagnini col pattino: Lorenzo Tombari e un certo Stefano, non so il cognome, perché era il suo primo giorno”.

Ieri pomeriggio a Torrette sventolava la bandiera rossa sul litorale: "Vietato fare il bagno"; le due bambine e il loro papà hanno comunque sfidato la sorte, mettendo a rischio anche la vita dei sei bagnini, tutti ventenni, tranne Battistelli, appunto. L’uomo evidenzia quanto sia importante rispettare i segnali di divieto. “I colleghi oltre gli scogli con il pattino, a controllare che la corrente non portasse le bimbe oltre il frangiflutti – conclude Battistelli – hanno avuto difficoltà a rientrare col pattino. Il mare era molto grosso. Hanno atteso un attimo di bonaccia per avvicinarsi un po' agli scogli e poi si sono gettati in mare. Li abbiamo recuperati da di qua con l'altro pattino".

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