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Guerra in Ucraina

Zelensky avverte gli ucraini: “Non rispondete a questionari russi, è un inganno per conquistarci”

Nel suo consueto messaggio notturno, il presidente ucraino spiega che la Russia ha rifiutato una tregua per la Pasqua ortodossa: “Oggi dovremmo pregare, non combattere”.
A cura di Redazione
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“Ieri è stata una bella giornata, per noi”, dice Volodymyr Zelensky rivolgendosi ai suoi connazionali nel consueto messaggio presidenziale notturno diffuso su tutte le piattaforme sociali. Si riferisce, il presidente ucraino, alla visita dei primi ministri di Spagna e Danimarca a Kiev: “Grazie per l’aiuto che ci state dando – si rivolge a loro Zelensky -:  A loro, come a tutti, ho chiesto l’embargo al petrolio russo, l'esclusione totale delle banche russe dal sistema finanziario mondiale e di aiutarci ad assicurare alla giustizia chi ha commesso crimini di guerra contro l’Ucraina” Non dice, il presidente ucraino, cosa gli hanno risposto. Però, racconta, “ il primo ministro della Danimarca ci ha detto che ci darà una mano per ricostruire il Paese. In particolare, ci aiuteranno a ricostruire la città di Mykolaiv e a sviluppare l'industria della cantieristica navale”.

Nel frattempo, dice Zelensky, è arrivato un nuovo pacchetto di aiuti militari dagli Stati Uniti e il presidente ucraino è visibilmente soddisfatto di quel che ha ricevuto: “Se chiediamo ulteriori rinforzi per accelerare la pace – spiega – e perché dall’altra parte abbiamo un occupante che sta facendo qualunque cosa nel sud e nell’est del Paese pur di poter parlare, in qualche modo, di una vittoria sul campo di battaglia”. Spiega, Zelensky, che i russi “stanno accumulando forze e portando nuovi battaglioni sul nostro territorio, e stanno pure iniziando a mobilitare la popolazione nelle terre occupate in Ucraina”. “Per quanto mi riguarda – chiosa il presidente ucraino – stanno solo ritardando il momento in cui dovranno lasciare da sconfitti il nostro Paese”

Mariupol, in particolare, sta continuando a resistere alla Russia, nonostante quel che dice Putin. Ma è agli abitanti delle città cadute in mano russa, o prossime a cadere, che Putin si rivolge: “State attenti a dare informazioni ai russi. Se vi chiedono di compilare un questionario e di lasciare i dati del vostro passaporto non lo stanno facendo per un censimento o per darvi aiuti umanitari, ma per prepararsi a falsificare i risultati di un referendum per l’annessione alla Russia delle vostre terre, appena arriverà l’ordine da mosca di inscenarlo”.

Si riferisce, Zelensky, alle indiscrezioni che vogliono Putin pronto a dichiarare vittoria proclamando la nascita di una nuova repubblica popolare satellite della Russia, quella di Kherson, unica città dell'Ucraina meridionale a essere sinora caduta nelle mani di Mosca: “Nessuna Repubblica Popolare di Kherson avrà mai luogo – avverte Zelensky – non lo permetteremo mai. Sarebbe meglio cercare la pace ora, ma la Russia non ha nemmeno voluto una tregua pasquale. Oggi è venerdì santo per i cristiani ortodossi, un giorno in cui dovremmo solo pregare, non difendere la nostra terra dall’invasore”.

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